Si è conclusa con un onorevole sesto posto finale l’avventura di “Trentino” la barca, sponsorizzata dall’Apt del Garda Trentino, che ha partecipato al recente Giro d’Italia. Millecinquecento le miglia percorse dall’imbarcazione altogardesana. Ai comandi dello skipper rivano Gianni Torboli, hanno assicurato la loro presenza continuativa Paolo Cenini, un ragazzo rivano proveniente dai «4.70» in funzione di navigatore a tailer e Samuel Meoni di Castelletto, pure con funzioni di talier o uomo di prua. Alternativamente si sono poi imbarcati anche Massimo Favetta di Garda (prua), Chicca Salvà di Castelletto (tattica e timone), Flavio Scala di Malcesine (timone), Roberto Benamati di Malcesine (timone), Ivan Venturi e Carlo Tomelleri (tailer e prua). Per le prime tappe, così come per le ultime, era al timone anche Federico Torboli ed infine anche Aurelio Bini, un sardo tenace che con Gianni partecipa alle regate di barche d’epoca sull’isola. Un team, dunque, non di secondo piano e che per un solo punto non ha potuto inserirsi nei primi quattro che hanno poi partecipato alla finale di match – race vinta da «Pescara», che a differenza delle altre imbarcazioni, con a bordo uomini che richiamavano l’origine della barca, aveva un equipaggio formato per la quasi totalità da professionisti russi, ucraini e bielorussi ai quali, per le finali, si è aggiunto un timoniere croato, specialista in match – race. Alcune importanti avarie, una delle quali, la rottura di un moschettone del gennaker e lo strappo successivo della stessa vela, ha costretto al ritiro di «Trentino» non hanno dato la soddisfazione all’equipaggio gardesano, per un solo punto, di entrare nella finale agognata.Ugualmente il team messo assieme da Torboli ha fatto vedere quanto vale, salendo di rendimento addirittura quando ormai gli altri erano in calo. Tre vittorie in quattro giorni, nella regata di crociera Anzio – Castiglione della Pescaia, nel «bastone» e Castiglione e nella successiva trasferta a Piombino con periplo dell’Elba, hanno dato la misura di quanto i nostri fossero determinati verso la conquista del quarto posto. Da sottolineare che a Piombino la barca «Trentino» è giunta al traguardo con ben 1 ora e 40 minuti sulla seconda «Grado». Qui è successo un episodio curioso. I friulani, gunti al traguardo e non avendo visto barche davanti a loro, stavano esultando per la vittoria quando, come una doccia gelata, il Comitato li avvertiva che i gardesani ormai avevano già da un pezzo fatto colazione. Il «Giro» è stato dunque vinto da «Pescara», davanti alle «Fiamme Gialle», «Reggio Calabria» (che nelle finali aveva «assunto» Federico Strocchi, il timoniere di «Trentino») ed infine «Trieste».Per i gardesani, un ottimo sesto posto e la determinazione, sponsor e finanziamenti permettendo, di meglio figurare in una prossima edizione del «GiroVela».
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Ottimo il debutto di «Trentino» al Giro d'Italia a vela. Bravo l'equipaggio gardesano
Millecinquecento miglia con la farfalla sulla cresta dell’onda
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