Alla ricerca del villaggio longobardo: potrebbe tranquillamente avere questo slogan la nuova campagna di ricerche che ha preso il via in questi giorni nella necropoli di Monte San Zeno a Montichiari. Si tratta dell’ennesimo scavo aperto dagli appassionati del Gruppo archeologico monteclarense in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia nella zona delle Fontanelle, posta fra Montichiari e Carpenedolo. Una zona veramente interessante dal punto di vista storico: senza dubbio si tratta di uno dei più vasti siti archeologici di origine longobarda mai scoperto nel nord Italia. La storia del sito e dei relativi studi comincia qualche anno fa: gli scavi iniziarono nel 1995, 300 metri più a sud sulle pendici del Monte di San Giorgio, con la scoperta di una piccola area funeraria dalle caratteristiche autoctono-bizantine, come paiono testimoniare le scritte impresse a fresco sui laterizi di copertura di una delle undici sepolture portate alla luce. Nel 1998 ulteriori indagini del gruppo archeologico nella zona a nord della piana ed oggetto degli attuali scavi archeologici portarono alla scoperta di due sepolture alla cappuccina a lato della strada della Rampina, l’antica via che segue il paleoargine del fiume Chiese; le tombe erano solo l’avanguardia di una vastissima necropoli adagiata sul versante sud-ovest della collina. Nel corso degli anni sono state scoperte 229 sepolture ed una quantità di reperti che collocano temporalmente l’insediamento altomedioevale fra la fine del sesto e l’inizio del settimo secolo, a partire quindi dal tempo della guerra con i Bizantini che si concluse attorno al ‘600. Il gruppo archeologico sta dunque attualmente spostando le sue ricerche nelle aree attigue, nella speranza di trovare reperti di un grande villaggio longobardo che doveva essere sorto nei pressi dei terreni adibiti a sepolture. Dalla home del sito (www.archeologiamontichiari.it) è inoltre possibile avere informazioni e nel caso iscriversi per poter partecipare allo scavo della necropoli longobarda di Monte San Zeno. «Agli appassionati che intendono condurre un’esperienza emozionante di archeologia sul campo – conferma Paolo Chiarini, presidente del Gam – si chiede un impegno attivo per qualche ora il sabato. In cambio si avrà la grande emozione di partecipare alla riscoperta del passato». Il Gam ha recentemente aperto una nuova sede a Montichiari in via XXV Aprile, di fronte alla biblioteca, che è aperta al pubblico tutte le domeniche mattina.
Già 229 le sepolture venute alla luce. In questi giorni si sta svolgendo una nuova campagna di scavi
Necropoli longobarda. Un ritorno al passato
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