Con delibera di Giunta l’amministrazione comunale ha istituito la «Compensazione ambientale extra standard per il patrimonio arboreo comunale». «Abbiamo introdotto per ogni futuro intervento edilizio, ad eccezione dell’edilizia convenzionata, l’obbligo di messa a dimora di piante ad alto fusto», spiega Walter Montresor, vicesindaco e assessore all’urbanistica e all’edilizia privata. Tra le motivazioni la delibera cita anche «le istanze dei rappresentanti della consulta scolastica». «Istanze», riprende il vicesindaco, «che si aggiungono alla necessità di interventi di riduzione dell’impatto antropico legato al consumo del territorio».Gli indici adottati prevedono la messa a dimora di un albero ad alto fusto ogni 2,5 abitanti insediabili nelle case sottoposte a Piano urbanistico attuativo; una pianta ogni abitante insediabile nei piani di recupero residenziali; una ogni cinque per le lottizzazioni turistiche, normalmente più dotate di aree verdi; una ogni 500 metri cubi negli interventi alberghieri; una ogni 125 metri cubi negli interventi alberghieri sottoposti a deroga per volumetria eccedente il limite massimo previsto dalle norme di zona; una ogni mille metri cubi realizzabili nelle aree produttive artigianali e industriali: questa piantumazione potrà essere compensata, anche in misura parziale, dalla messa in opera di sistemi di fitodepurazione di valore corrispondente.Di fronte all’impossibilità a procedere direttamente alla messa a dimora, il privato verserà al Comune la cifra corrispondente all’acquisto delle piante e ai costi di piantumazione. In questo caso l’importo viene conteggiato sulla base del valore del leccio – con 25 cm di diametro e altezza di almeno 2,5 metri – individuato come pianta standard.
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