La Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici ha espresso parere favorevole sulla fattibilità del progetto di ristrutturazione e riuso dellâex caserma Beretta. Un sì che fa ben sperare, fondi permettendo, nel completamento della riqualificazione del castello di Desenzano âeredeâ di un antico castrum di epoca romana.
La parte che resta da ristrutturare è quella più importante: sia per lâestensione di 23mila metri cubi sia per lâimpegno di spesa, stimato di circa 11milioni di euro. Lo studio di fattibilità per la ristrutturazione dellâex caserma Beretta è stato affidato allâarchitetto Giovanni Tortelli, lo stesso che ha restaurato il museo santa giulia di Brescia.
Secondo il progetto, circa la metà della struttura sarà trasformata in un teatro-auditorium da circa 600 posti, nella parte a nord, mentre lâaltra parte sarà destinata a servizi di supporto al teatro, area ristoro e spazi espositivi. Lâauditorium occuperebbe circa il 35% della volumetria disponibile al piano terra e al primo piano. Anche lo spazio esterno alla caserma dovrà essere risistemato con lâabbattimento della casa e delle baracche attualmente usate come camerini per gli spettacoli estivi e il consolidamento delle mura perimetrali sul lato est e a sud. A tale riguardo, con una spesa annua di centomila euro per tre anni (2016–2018), il Comune acquisirà al patrimonio comunale le mura su via Montegrappa compresi i due torrioni.
«Siamo felici che la Soprintendenza abbia accolto la nostra proposta di riqualificazione della caserma â afferma il sindaco rosa leso â, perché il rilancio del castello ha unâimportanza strategica per Desenzano del Garda. Lâulteriore crescita dellâattrattività turistica della nostra città passa attraverso un deciso rilancio culturale, che sarà possibile attraverso un nuovo teatro e un luogo di incontro e di cultura, nel pieno centro cittadino. La ârinascitaâ del castello offre alla città lâopportunità di un nuovo baricentro, che sarà da traino per lo sviluppo turistico ed economico».
Dopo i primi due interventi di risanamento, curati dallâarch. Alessandro Bazzoffia e inaugurati uno il 22 aprile 2007 per la parte del mastio, le mura di nord-ovest e una porzione del cortile e lâaltro lâ8 marzo 2014 per le mura settentrionali fino allâattuale specola e gli ex alloggi degli ufficiali, oggi il castello di Desenzano è un luogo piuttosto vivo, sede di numerosi eventi teatrali e musicali, mostre, manifestazioni per le famiglie, e promette di divenire a tutti gli effetti «il cuore culturale della città ». La sua posizione offre a chi lo visita la possibilità di godere di uno spettacolare panorama lacustre. Nel 2015 quasi 14mila persone sono entrate tra le sue mura e hanno visitato le sue sale; è inserito negli itinerari guidati dellâassociazione âGarda I careâ ed è stato sede di eventi di rilievo come lâassemblea nazionale di Agenda 21, il Festival Jazz e âMattoncini in castelloâ (che da solo ha richiamato 12mila persone).
«Recuperare gli spazi del nostro castello per restituirli alla collettività non è solo unâoperazione architettonica, doverosa e pregevole â conclude il sindaco Leso â ma è anche una scommessa per la città . La sua posizione lo rende elemento di attrazione e unione strategica tra la parte bassa del centro storico e piazza Garibaldi. E collegato a questo progetto câè lâampliamento del parcheggio del Vallone, che dalla prossima estate metterà a disposizione maggiori posti auto a servizio sia del centro che del castello».
Le idee non mancano, dunque, ma per dare il via al terzo stralcio di recupero e riuso del castello di Desenzano servono fondi: lâamministrazione comunale spera nel secondo bando di gara per la vendita dellâex ragioneria (base dâasta 4,8 milioni di euro, scadenza 28/1/2016) e nella disponibilità di eventuali finanziatori sensibili al rilancio culturale della città .