martedì, Aprile 30, 2024
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Chiesto il ripristino di pattugliamento dei carabinieri contro abusi e violazioni dei diportisti

Operazione lago sicuro

I sindaci vanno in Prefettura per discutere il progetto voluto dal ministro Maroni «Serve la motovedetta»Sindaci del lago in Prefettura a Verona per discutere la stesura del “Patto per la sicurezza dell’area del Garda”. Lo strumento, voluto dal ministro dell’interno, Roberto Maroni, è già in mano al prefetto. E pare proprio che contenga novità sulla sicurezza in acqua, tema proposto dai sindaci di Brenzone, Torri e Malcesine, con il supporto del primo cittadino di Verona, Flavio Tosi.L’appuntamento è fissato per venerdì alle 17 e radunerà attorno allo stesso tavolo i prefetti di Verona e Brescia, il commissario di Governo di Trento, tutti i sindaci e il comandante della Guardia Costiera di Salò, quello dei Vigili del Fuoco e il presidente della Provincia di Verona. La riunione è la tappa successiva a quella del 31 ottobre a “Villa Carlotti”. A Garda, il ministro Maroni aveva illustrato la necessità di arrivare a siglare il “Patto” entro Natale.Coadiuvato dal collega di partito Tosi, Maroni il 31 ottobre aveva ascoltato istanze e problemi di sicurezza dell’area gardesana. Molti di quelli posti sul tappeto nulla avevano a che fare con la prevenzione e repressione dei reati sulle acque del più grande bacino d’Italia. A Maroni, il sindaco di Torri, Giorgio Passionelli, assieme a quello di Brenzone, Giacomo Simonelli, all’assessore dello stesso paese, Davide Benedetti e al collega di Malcesine, Carlo Chincarini, aveva manifestato la necessità di «garantire il servizio di pattugliamento sotto costa nell’area dell’alto Garda».«Troppi problemi nella stagione 2008», avevano evidenziato in coro gli amministratori, «perchè la soppressione del servizio nautico della motovedetta di Torri ha lasciato sguarnite e incontrollate le spiagge». Di qui l’esigenza di «provvedere al ripristino del servizio nautico, anche stagionale se non annuale, in modo da garantire, con una motovedetta, puntuali controlli ed evitare ulteriori problemi a subacquei, bagnanti e turisti. Tutti, l’estate scorsa, erano ostaggio della mancanza di rispetto e di civiltà di alcuni diportisti della domenica», avevano chiuso gli amministratori.A tendere la mano ai colleghi dell’alto Garda, il primo cittadino di Verona. «Ho fatto ulteriori ragionamenti con il ministro», ha commentato Tosi, «per cercare di garantire quel servizio sottocosta chiesto a gran voce sul lago. Il problema della sicurezza delle acque del Garda, che ospita anche molti turisti o cittadini di Verona, va risolto».E pare proprio che, nel protocollo che verrà presentato venerdì agli amministratori, Maroni abbia recepito gli inviti del sindaci del Garda fatti propri anche da Tosi, e voglia aprire anche alla possibilità di integrare non solo i contingenti delle Forze dell’Ordine, ma anche i mezzi già in uso sul Garda. Magari proprio con l’impiego di natanti stagionali per il servizio sottocosta.A rinforzare il concetto comunque ci penseranno gli amministratori di Brenzone, Torri e Malcesine, che si presenteranno dal Prefetto con una proposta, sottoscritta dai tre e già data in mano, per ulteriore coordinamento e condivisione, anche al sindaco Tosi.Giorgio Passionelli e Giacomo Simonelli anticipano: «Ribadiamo la richiesta di servizio stagionale di una motovedetta, dislocata in uno dei nostri tre paesi, che dia garanzia di controlli su spiagge e natanti. Il tutto a costo zero, sia per il governo che per l’Arma».SEI PUNTI.«Il punto forte della proposta che contiene sei punti», hanno anticipato il primo cittadino di Brenzone, Giacomo Simonelli e l’assessore Davide Benedetti che, assieme a Giorgio Passionelli, hanno ideato il documento, «è che non ci saranno costi, sia per il governo che per l’Arma. Ai Carabinieri restano in carico solo gli stipendi, che già si stanno pagando, dei militari nautici mentre i Comuni, confidando nella già manifestata disponibilità di aiuto da parte della Regione Veneto per bocca dell’assessore alla sicurezza, Massimo Giorgetti, si faranno carico delle spese di gestione del mezzo nautico».«È chiaro», ha chiuso Passionelli, «che noi vogliamo la garanzia del servizio sottocosta perchè il coordinamento tra le motovedette esistenti, nel 2008, non ha fornito il servizio che serviva e che c’era stato fino a dicembre 2007».Finora insomma la parola “razionalizzazione” del servizio nautico ha coinciso con un’altra: il “taglio” del servizio stesso.

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