La notizia dell’arrivo di questo contributo regionale di 52.000 euro per l’acquisto di arredi ed ap-parecchiature per la nuova struttura delle cure palliative all’Ospedale di Gavardo, è arrivata nei giorni scorsi. A dare qualche dettaglio in più, il Direttore Generale Mauro Borelli.“E’ necessario, a mio avviso, fare una breve cronistoria. La decisione di realizzare un Hospice per le cure palliative all’Ospedale di Gavardo trasferendo il reparto dall’Ospedale di Salò, la comunicammo nell’agosto del 2003 alla regione. L’AOD, nel novembre 2004, approvò il progetto esecutivo per la realizzazione dell’Hospice per un importo di 1,084 milioni d’euro, che fu ratificato dal Pirellone nel luglio 2005 confermando l’in-vestimento complessivo. Questo contributo integrativo per arredi ed attrezzature, è stato inserito nel “Programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative, è stato assegnato dal Ministero della Salute all’Ospedale di Gavardo”.Direttore, cosa prevede il progetto delle cure palliative?“In sostanza questo progetto prevede la realizzazione di 10 posti letto per questo tipo d’assistenza. Queste cure, denominate anche del Terapia del dolore, sono fatte per quei pazienti ormai non più curabili, per lo più oncologici. Quest’assistenza di sostegno serve, anche se è un po’ brutto da dire, al paziente come anche alla famiglia dello stesso, di alleviare il peggioramento dello stato di salute che porterà al decesso. Infatti, quest’Unità Operativa, in futuro sarà associata con il Day Hospital oncologico perché, la qualità della vita va salvaguardata fino in fondo e la terapia del dolore è un fondamentale atto umanitario”.Infine, come giudica questo contributo?“Questa notizia giunge quasi contemporaneamente all’importante decisione della regione di finanziare con 31,5 milioni d’euro l’ampliamento dell’Ospedale gavardese. Anche se si tratta di un contributo di “solo” 52.000 euro, questo è l’ennesimo segnale per confermare che, ampliare l’Ospedale Gavardo, è stata la strada giusta da perseguire per dare alle popolazioni dell’Alto Garda e della Valle Sabbia (circa 130.000 abitanti, Ndr).
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BORELLI: “QUESTI SOLDI SONO L’ENNESIMO SEGNALE
CHE AVER SCOMMESSO SU GAVARDO E’ LA STRADA GIUSTA”