mercoledì, Aprile 24, 2024
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La consigliere regionale e presidente di Forza Italia, in un convegno a Pontevico viene sollecitata dai sindaci e si dichiara disponibile per candidarsi a presidente della Provincia

Peroni: «Anch’io per il Broletto»

Ieri sera, alla sala civica, in piazza Garibaldi a Pontevico, convegno sul tema, «Non per il mio comune ma per i nostri comuni…». Convegno organizzato dal Partito socialista della Bassa Bresciana Centrale. Tra i relatori l’ex consigliere regionale, Guido Baruffi, i consiglieri regionali Margherita Peroni e Dionigi Guindani, Massimo Pollini, il sindaco di Manerbio, Cesare Trebeschi. Tra il pubblico numerosi sindaci: il sindaco Corzano Fontana, il sindaco di Offlaga, Moretti, di San Paolo, Gardoni.Serata uggiosa, sorprese brillanti. Si tratta il problema della programmazione urbanistica, della tutela dell’ambiente, della necessità di uno sviluppo sostenibile in sede sovracomunale. Naturale che rimbalzi il rapporto tra terra e rappresentanza politica. Quando il sindaco di San Paolo, Fausto Gardoni, alza la mano, pensi subito alla centrale di Offlaga, ai 48 sindaci di cui è coordinatore. Il sindaco Gardoni sollecita il consigliere regionale e presidente della commissione Ambiente, Margherita Peroni, a mettere a disposizione la sua esperienza, e la invita a mettersi in campo per candidarsi a presidente della Provincia. Siamo in zona, quasi per caso, in cerca di una notizia di carattere storico-artistico e invece troviamo una candidatura politica di assoluto spessore, una notizia d’oro. Come potevamo non prendere in disparte il consigliere regionale, Margherita Peroni per chiederle “quattro cosette”, un’intervista volante e fuori porta su questa candidatura a presidente della Provincia, una candidatura uscita dal basso, come si dice in questi casi?Dunque, presidente Peroni, si candida o non si candida a presidente della Provincia?«Non mi tiro indietro. La politica è assunzione di responsabilità. Il mio nome come candidata alla presidenza della Provincia di Brescia è lì, insieme a quelli di altri colleghi. Del resto, il coordinatore regionale di Forza Italia, Guido Podestà, ha dichiarato che sono al vaglio diversi nomi per la candidatura a presidente della Provincia di Brescia e tra questi nomi metto anche il mio. L’alleanza che sostiene la maggioranza che governa la Provincia ha posto candidature autorevoli e ogni forza dell’alleanza è impegnata per queste candidature: An ha posto il nome carismatico dell’on. Viviana Beccalossi, la Lega Nord è interessata non poco alla questione. Forza Italia non si sottrarrà a ragionare di una candidatura decisiva per le sorti della vita politica bresciana. I due mandati del presidente Cavalli sono stati lusinghieri e diventa anche doveroso reclamare un’area di continuità, (“una sorta di continuità presidenziale”), con rispetto paritario delle candidature degli alleati e senza rinunce da parte nostra».Presidente Peroni, chiamiamole pure tendenze, se non si possono chiamare gruppi e correnti, ma all’interno di Forza Italia si prospettano almeno un paio di candidature. Almeno…«Fa parte della ricchezza della vita politica, del gioco democratico, fa parte della vitalità del Popolo della Libertà se crescono diverse candidature. In certi momenti la vita politica diventa particolarmente difficile e scegliere è un compito faticoso, non sempre agevole. Io ho la mia storia, gli altri hanno la loro storia, a nessuno è negato di esserci, di misurarsi…».Oggi lei è presidente di Forza Italia, è stato assessore regionale all’Assistenza, ora è presidente della commissione Ambiente, quale tema porrebbe se venisse candidata a presidente della Provincia?«Ricordo di essere stata pure membro della commissione Sanità della Regione, di non essere stata rieletta consigliere regionale pur con oltre 12mila preferenze, insomma ritengo di aver testimoniato e di portarmi dentro una storia seria e pulita. Ritengo di aggiungere e di non togliere niente con questa disponibilità a candidarmi a presidente della Provincia insieme ad altri candidati, insieme a legittime candidature di assessori provinciali uscenti, visto che la presidenza Cavalli ha operato bene…».Presidente Peroni, quali questioni mette al centro della sua disponibilità?«Sono certa che la questione principale dei prossimi mesi sarà la questione economica e occupazionale e pertanto metto in cima ad un programma ideale di gestione, l’aiuto all’occupazione e all’economia. L’80% degli investimenti è nelle infrastrutture. Anche i bresciani stanno soffrendo duramente questa crisi e cresce il rischio di entrare in una palude di pessimismo».Presidente Peroni, che alleanza politico-amministrativa immagina per il governo futuro della Provincia?«Il premier Berlusconi ha pensato al Popolo della Libertà come ad una forza che include e quindi io auspico la maggioranza più ampia, coerentemente con i valori ideali e politici che sono nella nostra storia».Al primo posto, dunque, l’economia e l’occupazione. Poi, presidente Peroni?«L’altra questione si riferisce al Territorio, la sua tutela e la sua valorizzazione. Proprio in questo convegno di stasera a Pontevico, è emersa chiara la necessità di un coordinamento sovra comunale per una gestione oculata ed efficiente del territorio. È indispensabile un’attenzione e una sensibilità rinnovate della politica affinché si costituisca un argine amministrativo e morale contro lo sfruttamento non intelligente ed esoso di ciò che ci è stato consegnato dai nostri padri e che noi dovremo consegnare alle nuove generazioni. La Provincia di Brescia si è assunta la responsabilità di impegni finanziari ragguardevoli e se facciamo un confronto con le altre province si vede bene che l’indebitamento è inferiore…».Se la notte non fosse così umida di acqua e quindi nemica di altre confidenze, potremmo rischiare di chiedere alla presidente della commissione Ambiente e Protezione civile della Regione Lombardia, Margherita Peroni, cosa bolle in pentola per Bruxelles, per le elezioni europee nella primavera prossima, per le elezioni regionali subito dopo, nel 2010, se sia vero o meno che qualcuno andrà in Broletto e qualcuno al Pirellone. Ma così scoperti, non possiamo permetterci altre curiosità pure lussuose, ma troppo umide, troppo notturne. Del convegno riferiamo domani.

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