venerdì, Ottobre 11, 2024
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14 negozianti vogliono riaprirla al traffico. Il Comune: «Intorno ci sono 1104 posti auto». Concerti al Borghetto L’acqua e lo scenario

Piazza Carlo Alberto al Tar

Nel 2003 un gruppo di commercianti del centro storico aveva tappezzato di manifesti le botteghe chiedendo all’allora sindaco Fausto Sachetto di non chiudere al traffico piazza Carlo Alberto. Ora 14 di loro hanno affidato l’incarico ad un legale di ricorrere al Tar, Tribunale amministrativo regionale. Chiedono che venga annullata la delibera della giunta comunale del 12 dicembre 2003 che istituiva la Ztl (zona a traffico limitato) e, contestualmente, che il Comune li rifonda per i danni subiti, dovuti soprattutto ai mancati introiti. L’idea di chiudere piazza Carlo Alberto e via Roma aveva creato sin da allora una spaccatura tra i commercianti che vedevano la scelta come una possibilità per far rivivere la piazza e quelli che temevano invece il contraccolpo economico determinato dal venir meno del flusso di veicoli che quotidianamente attraversavano il centro storico. Per chi protestava s’era espressa allora chiaramente Assunta Remelli, contitolare di un negozio in centro: «Ci sono attività commerciali che rischiano la chiusura se non si torna presto ad una situazione di normalità. Se avessero detto con chiarezza le loro intenzioni dall’inizio almeno chi ha rinnovato l’affitto o fatto investimenti avrebbe fatto i suoi conti». Ora, dopo quasi due anni di sperimentazione della Ztl, sono tornati alla carica ed attendono il responso del Tar. Immediatamente il Comune s’è costituito in giudizio, nominando un proprio legale. «Aspettiamo con fiducia quanto verrà dal Tar», dichiara il sindaco Albino Pezzini, «perchè crediamo che non siano venute meno le ragioni che hanno spinto la precedente amministrazione ad istituire la Ztl e che i cittadini abbiano dimostrato di gradire quella scelta». Le controdeduzioni del Comune s’avvalgono anche di una dettagliata disanima della situazione svolta dal comandante della polizia municipale, Giovanni Tratta. Nel documento Tratta sottolinea che «l’istituzione della Ztl è avvenuta in considerazione dell’incremento della circolazione dei veicoli a motore, per l’esigenza di migliorare e razionalizzare la mobilità urbana e per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico nel centro storico, oltrechè per aumentare la sicurezza dei pedoni». Oltre a far presente che il ricorso doveva avvenire nei 60 giorni successivi alla decisione di chiudere la piazza, Tratta sottolinea come siano disponibili nelle vicinanze della piazza diverse zone di sosta. «Ho calcolato», dichiara il comandante, «che vi sono 1104 posti disponibili, dalle immediate vicinanze al parcheggio Europa, e non sono pochi. In fondo non si tratta di una Ztl rigida perché agevolazioni e permessi concedono il passaggio a diversi soggetti. Altri comuni invece consentono ai veicoli che fanno carico e scarico di arrivare solo al limite della Ztl e di muoversi poi con dei carrelli». Valeggio. Riscoprire angoli suggestivi del paese, prestando attenzione a non creare problemi, sovraccaricando zone delicate. Queste le considerazioni di Andrea Tosoni, presidente della Pro loco, dopo la chiusura della stagione estiva con il concerto del Gruppo Ritmico Corale Chorus, applaudito da circa 300 persone, svoltosi a Borghetto a pochi passi dal Mincio nel piazzale antistante le colonie elioterapiche utilizzato per la prima volta a questo scopo. «È la conferma», ha dichiarato Andrea Tosoni, presidente della Pro loco, «che non c’è solo il castello o piazza Carlo Alberto, dove s’è svolta una buona parte della nostra programmazione estiva, ma sono tanti gli spazi ricchi di fascino da utilizzare per spettacoli. Certo, prima di organizzare qualcosa qui bisogna sempre chiedersi quale impatto avrà. Per questo ho chiesto al gruppo di venire a settembre, quando la pressione turistica su Borghetto è più ridotta». Particolarmente soddisfatto anche Luca Fiorio, presidente di Chorus. «Volevamo cantare vicino all’acqua», ha dichiarato Fiorio, «e lo splendido scenario che ha fatto da sfondo ci ha fornito una carica in più. L’altra c’è venuta dal progetto di solidarietà “Chorus for water”, realizzato assieme a Legambiente, che mira a sensibilizzare le persone sulla scarsità della risorsa acqua nel pianeta e che ci ha visto toccare luoghi, come Molina o Caldiero, dove l’acqua ha una notevole importanza» Lo spettacolo finale del gruppo sarà alla Gran Guardia il 19 novembre.(a.f.)

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