giovedì, Maggio 2, 2024
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Uno studio detta le regole alle quali dovranno attenersi i progetti delle altre infrastrutture. Nuove misure di sicurezza impongono limiti alle aree circostanti

Pronto il Prg dell’aeroporto

L’aeroporto «Gabriele D’Annunzio» di Montichiari detta le regole per tutelare attività e prospettive di sviluppo dello scalo a ridosso della Fascia d’Oro. Lo fa con uno studio predisposto dallo studio milanese dell’ingegner Francesco Angarano, che si rifà alla legge 58 del 1963 relativa alle servità aeroportuali per indicare le prescrizioni alle quali ogni progetto della zona dovrà attenersi. Lo studio ultimato proprio di recente costituisce infatti un documento di riferimento per l’elaborazione del piano d’area a cura della Provincia di Brescia, ovvero una sorta di piano regolatore delle superfici circostanti. Che, come risaputo, sono al centro di un bell’elenco di opere: alta capacità ferroviaria, completamento della Sp 19, stadio del Brescia Calcio, bretella per la A21, tutte concentrate in quel fazzoletto di terra. Progetti, più o meno, in fase di elaborazione e che appunto in quanto tali non potranno ignorare l’aeroporto che opera dal ’99. Lo studio ricorda poi che è previsto un prolungamento delle due «teste» della pista, per rispondere a norme di sicurezza indispensabili se si vuole far atterrare a Montichiari velivoli commerciali a pieno carico. L’allungamento è di circa 6-700 metri da un capo e dall’altro. Ai lati esiste poi una fascia di rispetto con vincoli edificatori ben regolamentati. Per non dire del vincolo edificatorio totale nelle aree che fronteggiano la pista. Le valutazioni dello studio milanese ricordano poi che proprio per gli sviluppi futuri si possono già ipotizzare degli ampliamenti, ovvero la costruzione di una nuova pista, da non confondere al momento con quella militare di Ghedi. Di certo il primo progetto a rischiare d’interferire con l’aeroporto di Montichiari è lo stadio e il vicino centro commerciale del Brescia Calcio. Questo progetto, ad osservare le mappe, appare collocato per metà proprio nella porzione di terreno protetta da un rigido vincoli edificatorio tanto da far osservare che in quella posizione è incompatibile con l’attuale situazione aeroportuale e men che meno con lo sviluppo futuro. Anche se i progettisti affermano di aver già messo mano ad una modifica della collocazione in modo da ottemperare alle prescrizioni della legge sulle servitù aeroportuali. In attesa degli sviluppi sulla Fascia d’Oro, lo scalo bresciano si accinge ad inaugurare il cargo building, tassello importante per lo sviluppo del trasporto merci. La struttura sarà pronta per maggio; sul versante dei voli passeggeri sempre in maggio inizieranno collegamenti settimanali con Mosca e San Pietroburgo.

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