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Marchio Doc del sole e della luna su un milione e mezzo di bottiglie

Questa la produzione di 26 aziende distribuite in 16 Comuni

Novello una primizia autunnale di «sole e luna». Al deblocage di ieri il Novello 2001 è apparso in forma smagliante: elegante nel colore rubino, invitante dal profumo fruttato di lampone, fragola e marasca, nonché avvincente per il sapore sapido, fresco e delicatamente vellutato. Per di più si è presentato supportato da un biglietto da visita, a garanzia di oltre un milione e mezzo di bottiglie prodotte da 26 aziende, con il marchio Doc del sole e della luna, gli astri che accompagnano la maturazione delle uve e il farsi del vino in un territorio dal clima mediterraneo esteso su 16 Comuni del Garda e dell’entroterra. Un Bardolino Novello dalle differenti sfumature di gusto dovute dalle diversità dei terreni di coltivazione della vite e dalla esposizione al sole, ma in particolare dalla tecnologia e dalle scelte personali dei produttori. Sicchè il cogliere le identità armoniose di ogni singola cantina, è indubbiamente un piacere aggiunto della degustazione del «nouveau». Un prodotto frutto della lavorazione delle migliori uve Corvina, Rondinella, Molinara e Negrara, raccolte integre e chiuse ermeticamente nei recipienti vinari per cubire la macerazione carbonica. «Vino ottenuto pertanto con una tecnologia», fa presente il direttore del Consorzio tutela Giulio Liut, «che valorizza il potere enzimatico e biologico contenuto negli acini e nello stesso tempo annulla quel sapore aspro dei vini giovani». Pertanto pratiche enologiche che vengono usate non per «ricreare» un vino nuovo, ma per esaltarne le carettestiche varietali di un Bardolino sulla base del legame vitigno-ambiente, dotato di particolari condizioni pedoclimatiche, tecniche tradizionali di viticoltura e di vinificazione. Un Novello Bardolino,dunque, come vino versatile che esprime il meglio di sé nei primi sei mesi per le sue caratteristiche di fragranza e freschezza. È un vino che può accompagnare un pranzo intero in quanto si abbina sia con gli antipasti che con i primi e secondi piatti. È visto benevolmente da chi è portato verso i vini freschi di pronta bevuta. Va servito alla temperatura di 14°-15° e va consumato fresco entro la primavera successiva all’anno di produzione. In Italia la produzione del vino novello è in costante crescita: quest’anno dalle cantine ne usciranno qualche cosa come 19 milioni di bottiglie con un incremento del 7,1 per cento rispetto alla produzione dello scorso anno. Il Veneto con i 6 milioni di bottiglie è il maggior produttore, seguito dalla Toscana con tre milioni e trecentomila bottiglie, dal Trentino e dall’Emilia-Romagna. Significativo l’incremento del Sud e delle Isole (»7,5) dove a primeggiare resta la Sardegna con più di un milione di bottiglie.

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