In origine erano 40 classi fra Trentino e Desenzano: la rappresentanza italiana d’un esercito di 20.000 ragazzi, fra la III elementare e la III media, di varie nazioni -quelle intorno alle Alpi, Francia e Svizzera, ma anche Israele ed Australia- impegnati a confrontarsi in matematica. Ma non un semplice fare di conto: ai ragazzi vengono proposti sei, sette problemi, impostati con la collaborazione dei dipartimenti di matematica delle Università di Parma e di Neuchatel, e nel giro di 50 minuti, la classe -non il singolo, tutti insieme- è chiamata a pensare, inventare, discutere, confrontare alla ricerca di una o più soluzioni. Le 12 classi che hanno gareggiato l’altro pomeriggio alle Sighele, sono la scrematura delle 40 iniziali. I lavori migliori verranno selezionati a Parma ed i loro autori invitati a partecipare ad un confronto su scala ancor più vasta, di dimensione europea (grazie ad internet, naturalmente, che offre questo virtuale tavolo comune a persone distanti migliaia di chilometri). L’iniziativa, su base locale, è portata avanti dal professor Roberto Battisti, responsabile di uno dei centri territoriali di matematica seguiti dall’Iprase. Collaborano una trentina di insegnanti della materia: l’altro pomeriggio erano 17 quelli impegnati alla revisione immediata degli elaborati proposti. Non c’è un vincitore nè una rigida classifica: l’importante è davvero partecipare.
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Rallysti della matematica a caccia d’una soluzione
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