domenica, Maggio 5, 2024
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Presentato domani, sabato, i progetto di restuaro dell'antica Pieve

Recupero San Emiliano

Sarà indubbiamente un momento particolarmente significativo quello che si svolgerà nella mattinata di sabato prossimo, 25 novembre a Padenghe sul Garda, in occasione delle celebrazioni per la festa patronale di S. Emiliano. Alle ore 10.30 infatti Amministratori Comunali e Responsabili del FAI rispettivamente guidati dal sindaco Giancarlo Allegri e dal delegato FAI del Garda Walter Romagnoli, presenteranno l’”ipotesi progettuale per la ristrutturazione e restauro di San Emiliano” con relativo plastico. Saranno presenti l’on. Adriano Paroli, l’Assessore Regionale Franco Nicoli Cristiani, il presidente del Consorzio Garda Uno Guido Martelli ed il consigliere Provinciale Roberto Toffoli. Una storia interessante quella di questa chiesetta adagiata sulla sommità della collina che sovrasta, dominandolo il lago di Garda, il centro abitato di Padenghe, proprio a fianco del colle su cui sorge il maestoso Castello. Padenghe, come altre località limitrofi vede le sue origini, ed i numerosi scavi archeologici effettuati ne danno conferma e testimonianza, già in età romana. Proprio in seguito a queste campagne di scavi poco distante dalla chiesa di San Emiliano vennero portati alla luce e poi, come spesso accade in queste situazioni, ricoperti per mancanza di fondi, di tutela e di conservazione, il perimetro re alcuni ruderi di una grandiosa “villa romana”. Il recupero del castello della rocca di malerba insegna conferma, se ancora ve ne fosse idi bisogno, l’interesse che simili reperti portano alla località interessata convogliando, se ben reclamizzati, nuovi turisti. La chiesa di San Emiliano rappresenta “un interessante esempio di romanico puro, che ha mantenuto intatte le sue caratteristiche. Ha una navata unica con abside semicircolare – racconta Andrea Nodali nel suo libro, che verrà presentato ufficialmente il prossimo 22 dicembre, ore 20.30 nella sala consiliare di Padenghe – e una buona connessione di conci nella salda muratura”. Gaetano Paonazza nella sua “Storia di Brescia: le pievi ed i santuari in Valtenesi” afferma che “Questo di Padenghe è fra gli edifici più raffinati per il variato uso di conci di colore diverso, che conferisce una nota cromatica tipica dell’architettura veronese”. La chiesa è orientata verso il lago, e cioè verso est, “verso il sole che sorge”, simbolo della luce di Cristo, come era in uso presso le prime comunità cristiane , al suo interno, affiorano tracce di affreschi, il cui parziale recupero sembra ancora possibile. La “canonica”, attualmente utilizzata come casina agricola, versa in cattivo stato di conservazione e per questa è previsto una totale ristrutturazione con possibilità di diverse destinazioni d’uso come ad esempio un piccolo museo della Valtenesi, una biblioteca ecclesiastica e luogo di meditazione ed incontri culturali. “Con la proposta di rivalutazione 4 di recupero della Chiesa di Sant’Emiliano – spiega Walter Romagnoli –, grazie anche al plastico appositamente approntato da un gruppo di esperti restauratori, il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) si pone l’obbiettivo di sensibilizzare gli Amministratori ai vari livelli e coltiva la speranza di trovare sponsor disposti a sostenere economicamente l’iniziativa che solo in parte potrà essere sovvenzionata dagli Enti Istituzionali”.

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