giovedì, Giugno 1, 2023
HomeAttualitàRiaprono i rifugi, aspettando la legge

Riaprono i rifugi, aspettando la legge

Terza domeni­ca di giug­no. Aper­tu­ra uffi­ciale dei rifu­gi del Club Alpino Ital­iano. In realtà molti sono già aper­ti da set­ti­mane; altri, a quote più ele­vate dove c’è anco­ra tan­ta neve, apri­ran­no con un po’ di ritar­do. Ed oltre a quel­li del Cai ci sono anche, più numerosi, quel­li pri­vati o di altre asso­ci­azioni. Comunque sia dal­la sec­on­da metà di giug­no e sin qua­si alla fine di set­tem­bre riprende a tut­ta veloc­ità e per la mag­gior parte degli appas­sion­ati la sta­gione delle escur­sioni e delle ascen­sioni, delle cam­mi­nate e delle salite sui ghi­ac­ciai. Eserci­ti di aman­ti del­la mon­tagna o di neo­fi­ti desiderosi di iniziare a conoscere gli angoli più bel­li delle nos­tre val­li si aggiunger­an­no a col­oro che non han­no mai smes­so, nem­meno nel­la sta­gione fred­da, di andare per sentieri.La pas­sione del­la mon­tagna tro­va, nel pas­sare la notte in rifu­gio uno dei suoi ali­men­ti più irre­sistibili: essere già in quo­ta la mat­ti­na presto, quan­do il sole non è anco­ra sor­to, per vedere le luci scar­lat­te e ver­miglie dei pri­mi rag­gi del sole rim­balzare improvvise sui pic­chi innevati. Per chi non è abit­u­a­to a res­pi­rare in mez­zo alla bellez­za del­la natu­ra il rifu­gio è un pun­to d’ar­ri­vo; ma per chi vuol vivere appieno le sue gior­nate all’aria aper­ta il rifu­gio è un pos­to di pas­sag­gio, un pun­to di parten­za ver­so nuove mete, nuovi orizzonti.Sono 47 i rifu­gi delle nos­tre mon­tagne: 20 nel grup­po del­l’Adamel­lo di cui 4 nel sot­togrup­po del Baitone; 5 nelle Alpi e Pre­alpi Oro­bie; 5 nel­l’Or­tles Cevedale e 17 nelle Pre­alpi Bres­ciane. Alcu­ni facili da rag­giun­gere; altri richiedono lunghe ed impeg­na­tive cam­mi­nate; pos­sono essere in mez­zo ai boschi oppure tra i ghi­ac­ciai; ada­giati su un placido fon­dovalle o appol­la­iati nei pres­si del­la cima d’u­na mon­tagna. Tut­ti però “val­oriz­zano” le mon­tagne che stan­no loro attorno; e le val­oriz­zano in modo più intel­li­gente e rispet­toso del­la natu­ra che non funi­vie od altri impianti di risalita.Tornato l’an­no scor­so ai pas­sati splen­dori il rifu­gio Ai Cadu­ti del­l’Adamel­lo (l’ed­i­fi­cio ristrut­tura­to è sta­to inau­gu­ra­to a set­tem­bre) quest’an­no c’era un po’ di appren­sione per il rifu­gio Pru­den­zi­ni. Non era infat­ti sicuro che lo si potesse aprire; dopo che il mon­do alpin­is­ti­co sem­bra­va potesse tirare un sospiro di sol­lie­vo per­ché è fini­ta la ges­tione che negli anni pas­sati ave­va desta­to non poche per­p­lessità e scate­na­to polemiche, quest’an­no aleg­gia­vano nel­l’aria alcu­ni intop­pi buro­crati­ci. Invece questi prob­le­mi sono sta­ti tut­ti risolti in questi giorni e, entro la fine di giug­no, anche il Pru­den­zi­ni potrà aprire le pro­prie porte a quegli eserci­ti di appas­sion­ati che non aspet­tano altro. Un sicuro rilan­cio per il tur­is­mo nelle val­li di Sav­iore e di Cevo per il quale sono in prog­et­to altre inizia­tive, tutte legate alla nuo­va ges­tione del rifu­gio che il Cai effettuerà in pri­ma persona.Resta solo da aggiun­gere che parte degli “intop­pi buro­crati­ci” sono legati ad una leg­is­lazione che in Lom­bar­dia (uni­ca regione del­l’ar­co alpino) equipara gli obb­lighi dei rifu­gi a quel­li degli alberghi in fon­dovalle. «Ci sono leg­gi-quadro sui rifu­gi in Lig­uria, in Piemonte, in Val d’Aos­ta, in Trenti­no, in Alto Adi­ge, in Vene­to, in Friuli, persi­no in Emil­ia-Romagna» spie­ga Gui­do Carpani Glisen­ti, pres­i­dente del Club Alpino, che aggiunge «solo noi siamo sen­za. Ma sem­bra che quest’an­no qual­cosa si muo­va. Una legge che è fer­ma per insp­ie­ga­bili motivi in qualche cas­set­to entro l’au­tun­no dovrebbe final­mente vedere la luce. Recu­peran­do un ritar­do che i rifu­gi del­la non mer­i­tano».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video