Imprevisti e grattacapi ai sindaci non mancano certo. E non fa eccezione neppure il primo cittadino di Gargnano, Gianfranco Scarpetta, solito impugnare la sciabola anziché il fioretto per reagire agli attacchi. E così quando si è visto recapitare una convocazione con l’invito a recarsi a Milano questa mattina alla filiale lombarda dell’Agenzia del Demanio, il granitico Scarpetta è sobbalzato sulla poltrona. Da Milano gli hanno offerto la proposta per la stipula di un contratto di affitto di due ricoveri antiaerei: uno a Gargnano, di fronte agli ambulatori e a pochissima distanza dal Municipio, e l’altro a Villa, alle spalle della Comunità Montana, vicino al Poggio degli Ulivi. Nessuna spiegazione sul motivo dell’offerta giunta da Milano e che, in Comune è stata accolta con una buona dose di scetticismo. «Quei rifugi erano utilizzati negli anni della guerra – spiega Scarpetta – dopodiché hanno costituito per qualche tempo il magazzino per qualche distributore. Da molti anni sono entrambi vuoti e inutilizzati, anche perché in quello di Gargnano si sono verificati dei crolli. Che nel 2006 vengano ad offrirci due rifugi antiaerei, a noi risulta perlomeno singolare».La proposta dell’Agenzia del Demanio è circostanziata e prevede un affitto di sei anni, a partire dal prossimo 1°luglio, per un costo di 309 euro all’anno per ciascuno dei due rifugi, da pagare con rate annuali anticipate.«Stanno raschiando il fondo del barile – prosegue il sindaco – ma c’è un limite a tutto. Quegli spazi sono sotterranei, a forma di U. Si affacciano direttamente sulla strada statale e necessitano, casomai, di un intervento di messa in sicurezza. Inoltre, mai in passato risulta che il Comune abbia percepito canoni di affitto e neppure che ne abbia pagati. Per cui non riusciamo a capire la motivazione della richiesta».Scarpetta fa presente che, per la verità, c’è un altro rifugio antiaereo che si trova a Bogliaco a poca distanza dal panificio e che non rientra nella proposta dell’Agenzia. «Quegli spazi sono diventati sporchi e insicuri, dove trovano riparo solo i topi. Ci andavano a giocare i bambini fino a qualche decina di anni orsono, ma adesso gli ingressi sono sbarrati. Quello di Gargnano si snoda sotto terra per almeno una settantina di metri». Di dimensioni simili è anche il ricovero antiaereo di Villa, il cui cancelletto è bene visibile a chi transita sulla Gardesana. Entrambi si allungano nella montagna per poi disegnare un angolo retto a destra, proseguire il loro cammino nel buio e, dopo un’altra curva a 90°, dirigersi verso l’uscita, che è situata a una ventina di metri dall’entrata.Alla richiesta milanese, il Comune ha risposto che non nutre alcun interesse per l’affitto dei due ricoveri antiaerei. Pertanto, questa mattina non verrà stipulato alcun contratto.