Lazise terra di missione per il nuovo parroco Achille Bocci, desenzanese di nascita e veronese di adozione per aver studiato nel seminario diocesano veronese, missionario per vocazione dopo due importanti esperienze: la prima nella borgata romana di Torre Angela, la seconda nella missione diocesana africana del Ciad. «Vengo in mezzo a voi per ascoltare, nella fiduciosa speranza di dialogare con voi, con la comunità, nel nome di Gesù, parlando di Dio, con il consenso intorno a lui». Questi sono i concetti portanti del saluto che don Achille ha espresso alla sua nuova comunità nel giorno dell’ingresso ufficiale nella parrocchia dei Santi Zenone e Martino. Una copiosa relazione che ha toccato punti importanti della missione pastorale di un parroco, in alcuni passi molto decisa e inusuale per le orecchie di chi vive in una società convulsa, frenetica, mirante soprattutto all’essere e all’avere più che al meditare e a vivere il messaggio cristiano autentico. Vive e vicine al nuovo parroco e alla parrocchia anche le parole di saluto portate dal sindaco Luca Sebastiano, il quale ha posto in risalto le molteplici attività che la parrocchia porta avanti, l’esigenza che il pastore sia vicino al mondo giovanile e alla grande forza della terza età, due realtà che a Lazise hanno bisogno di attenzione e di guida, dove sicuramente il parroco è una luce autentica per un cammino più sereno e costruttivo. Sebastiano ha poi consegnato a don Bocci una serie di pubblicazioni locali affinché possa comprendere la realtà storica e sociale della sua nuova terra e della sua comunità. A portare il saluto del vescovo Padre Flavio Roberto Carraro e il decreto di nomina dello stesso per don Bocci, è stato il vicario del lago veronese monsignor Piergiorgio Formenti. Hanno allietato la celebrazione il coro dei giovani della parrocchia e la Schola cantorum.
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