L’opera vede impegnati Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona insieme alle comparse che compongono i Montecchi e Capuleti. Un appuntamento unico, in quanto per la prima volta Roméo et Juliette di Charles Gounod viene eseguita all’Arena nella versione originale; l’opera manca dal Festival dal 1977, allora in scena nella versione ritmica italiana di Lorenzo Arruga. Roméo et Juliette è l’opera veronese per eccellenza, dato che il Bardo ha ambientato il mito dei due giovani e sfortunati amanti proprio nella città di Verona, rendendola famosa in tutto il mondo come la “città dell’amore” proprio per questo la nuova produzione del cartellone 2011 intende iscriversi nel repertorio annuale del Festival lirico, come la tradizionale e celeberrima Aida. La partitura di Charles Gounod vede la sua genesi negli anni della formazione del compositore, ispirato dall’ascolto dell’opera omonima composta da Hector Berlioz nel 1839. Inizia dunque a comporre un Romeo e Giulietta sul famoso libretto di Felice Romani, utilizzato da Vincenzo Bellini per i suoi I Capuleti e i Montecchi, tuttavia Gounod intende ben presto tornare più fedelmente al testo shakespeariano ed al dramma intimo dei suoi protagonisti. Ne nasce dunque un’opera in cinque atti, un drame lyrique tipicamente francese, in cui l’amore è il motore della scena fino a trascendere la morte fisica di Juliette e Roméo nelle battute finali; il libretto è ad opera di Jules Barbier e Michel Carré, già autori del suo Faust, che si attengono piuttosto fedelmente al testo originale di Shakespeare. La Prima va in scena al Théâtre Lyrique il 27 aprile 1867 ed in meno di vent’anni conta oltre quattrocento rappresentazioni solo a Parigi. Roméo et Juliette che inaugura il 20 agosto all’Arena di Verona vede molti giovani debuttanti areniani, a partire dal direttore d’orchestra Fabio Mastrangelo, dal regista Francesco Micheli, dallo scenografo Edoardo Sanchi, dalla costumista Silvia Aymonino e dal coreografo Nikos Lagousakos. Un team creativo, che intende rivolgere quest’opera anche ad un nuovo pubblico che può riconoscersi come Capuleti e Montecchi, diviso in fazioni ed in lotta attorno al dramma dei due innamorati. L’Arena di Verona diventa così metafora di Verona stessa, teatro dentro il teatro, che invita gli spettatori a partecipare emozionalmente alla vicenda in scena. Esordienti in Arena anche i due protagonisti: Nino Machaidze come Juliette, ruolo con cui ha felicemente debuttato nel 2008 al Festival di Salisburgo e recentemente apprezzata Leila ne Les Pêcheurs de perles di Bizet al Teatro Filarmonico, accanto a Stefano Secco nei panni dell’amato Roméo, tenore che sta riscuotendo successo di critica e pubblico in ruoli principali nei più importanti teatri lirici italiani e stranieri, recentemente anche protagonista nella tournée dell’Arena di Verona in Israele. Accanto a loro la nutrice Gertrude Cristina Melis ed i debuttanti in Arena Artur Rucinski l’amico di Roméo Mercutio ed il rivale di casa Capuleti Tybalt Jean François Borras. Prima volta sulla scena areniana per il soprano Ketevan Kemoklidze nel ruolo del paggio Stéphano. Il cast si completa con Paolo Antognetti come Benvolio e Gianpiero Ruggeri nel ruolo di Grégorio, Nicolò Ceriani (Pâris), Manrico Signorini (Capulet), Giorgio Giuseppini (Frére Laurent) e Deyan Vatchkov (Le Duc de Vérone). Per avvicinare l’opera al pubblico dei giovani, lo spettacolo Roméo et Juliette di Charles Gounod viene promosso con un video online realizzato in occasione del Flash mob dello scorso 8 luglio al Balcone di Giulietta ed in Piazza Erbe. Il video è condivisibile tramite YouTube e tutte le iniziative dedicate allo spettacolo sono promosse sul sito dedicato www.arenachannel.com
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In scena Roméo et Juliette di Charles Gounod, sesta opera d’eccezione e nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona per l’89° Festival lirico, sul podio Fabio Mastrangelo e per la regia Francesco Micheli.
ROMÉO ET JULIETTE di Charles Gounod all’Arena di Verona
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