giovedì, Febbraio 13, 2025
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La casa di riposo presieduta da Maurizio De Giuli leader nei servizi sul territorio

Rsa, mensa da recordben 1500 pasti al giorno

La casa di riposo di Salò, che ospita 120 anziani non autosufficienti, è diventata un centro specializzato nell’erogare servizi esterni: dai pasti confezionati (che nei periodi di punta possono raggiungere il tetto dei 1500) all’assistenza domiciliare. «Non vogliamo chiuderci tra le nostre mura, ma aprirci verso chi ha delle necessità» spiega il presidente Maurizio De Giuli, medico, nominato due anni fa, dopo avere ricoperto l’incarico di assessore comunale alla Sanità.I PASTI. Il cuoco, Attilio Maccarinelli, dispone di un organico di trenta persone: alcuni incaricati della preparazione, altri della distribuzione. Il lavoro tra padelle e pentole inizia alle 7 del mattino, e termina alle 20. «Serviamo tutte le scuole locali: materne, elementari, medie – spiega Rosangela Minotti, la direttrice-. I menù vengono predisposti periodicamente, e presentati all’Asl, che deve dare il proprio assenso. La valutazione riguarda la qualità delle materie prime, la capacità nutrizionale e la quantità di calorie. Portiamo i pasti anche nelle scuole di altre località, come a Soiano, ai vigili del fuoco della caserma di Salò, a numerose ditte private, ai centri ricreativi estivi. Il prezzo concordato? Al massimo, quattro euro e mezzo». L’anno scorso i ragazzi delle classi quinte delle vicine Elementari statali “Olivelli” hanno mangiato nella sala della casa di riposo, a fianco dei nonni, dato che la loro mensa non era in grado di accoglierli tutti. Questa estate il municipio ha sistemato i locali, per cui ora gli alunni ritorneranno alla base.«Da un anno –interviene De Giuli- gestiamo il bar del centro sociale comunale Due Pini, grazie a una nostra dipendente, Gloria Milanesi. A mezzogiorno prepariamo i pasti per gli anziani che sono autosufficienti, e vivono a casa loro, ma non se la sentono di mettersi ai fornelli. Recentemente abbiamo iniziato ad accogliere anche gli anziani di altre case di riposo o di centri sociali che vengono in gita sul lago di Garda».L’ASSISTENZA. «I nostri infermieri -aggiunge il presidente- svolgono anche un servizio esterno di assistenza infermieristica soprattutto per ammalati neoplastici. Le prestazioni, attivate dal medico di base, vengono concordate con l’Asl. Da parte sua, il Comune garantisce l’assistenza domiciliare ricorrendo alla cooperativa “La cordata”: le operatrici curano la pulizia personale degli anziani, li aiutano a fare la spesa e nelle faccende di casa».

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