venerdì, Ottobre 4, 2024
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Il consiglio ha deciso di lasciare l’istituzione. Approvati statuto e parco sovraccomunale La giunta: «Una decisione provocatoria per rilanciare l’ente»

Sì all’uscita dalla Comunità

«Non intendiamo esprimere sterili proteste, ma lanciare un sasso pesante in uno stagno di immobilità ormai intollerabile: la presentazione di una proposta di rilancio è, infatti, il concreto esempio di una volontà rinnovatrice chiara e trasparente». La giunta Pienazza lascia una porta semiaperta al rientro nella Comunità del Garda, anche se per ora questa dichiarazione stride con la decisione di uscire dall’associazione anticipata nei giorni scorsi e materializzatasi l’altra sera in consiglio comunale. Insomma, l’impressione è che l’addio, a meno di un clamoroso dietrofront, sia definitivo. Sul quale, invece, l’assessore al turismo Adelio Zanelli, peraltro già presidente della Comunità, ritiene ci possano essere ancora margini di manovra. «Una decisione volutamente provocatoria – afferma l’esecutivo di palazzo Bagatta – anche perché l’uscita dall’ente si accompagna ad una concreta proposta di rilancio della comunità presentata dall’assessore Zanelli». Infatti, Desenzano vuole puntare ad un suo profondo rinnovo attraverso l’istituzione di un tavolo politico presieduto dal presidente della Provincia di Brescia con il compito di garante e che dovrebbe riunira la presenza delle due province di Brescia e Verona e di quattro o cinque Comuni. Il tema su cui ci si confronterebbe è il futuro dell’ente di Gardone Riviera, i suoi compiti e le sue attività. Il forfait di Desenzano, aggiunge palazzo Bagatta, segue il malumore affiorato in altre parti, come le defezioni di Peschiera, Lazie e della Provincia di Mantova o in decise prese di posizione, come attuato di recente da Sirmione. «La Comunità del Garda, al di là di alcune sue attività (stampa annuari, promozione incontri e convegni, informazioni di vario genere, ecc.), ha perso il proprio ruolo di organo di riferimento privilegiato per la promozione del turismo del Garda, perché soppiantata dalle agenzie del territorio e dai nuovi consorzi di promozione turistica. Altro e non trascurabile motivo di scontento – commenta ancora l’esecutivo di palazzo Bagatta – è l’aspetto economico, pari a 28 mila euro per Desenzano». «Le iniziative di promozione e valorizzazione del territorio gardesano sono attività su cui da sempre la Comunità si è impegnata – riprende Zanelli – nell’attuale gestione dell’associazione non abbiamo visto particolari novità di programmi, né una valutazione preventiva della possibilità che tali programmi possano essere svolti in modo diverso». Il consiglio comunale, infine, ha approvato all’unanimità l’individuazione del perimetro del parco sovraccomunale che comprende di fatto un esteso territorio in cui sono situati i siti naturalistici e paesaggistici più delicati e pregevoli di Desenzano. Per una svista, però, erano stati rIcompresi due alberghi ed una struttura ospedaliera. Su richiesta del leghista Rino Polloni è stata sospesa la seduta e apportata la dovuta “correzione”. Approvata la revisione dello statuto comunale, non senza polemiche, per il fatto che la richiesta delle minoranze di inserire la condizione «di ispirazione cristiana per Desenzano», è stata respinta. Astenuto anche il sindaco cattolico Fiorenzo Pienazza.

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