mercoledì, Maggio 8, 2024
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Incontro a Puegnago dei sette Comuni della Valtenesi col prefetto Cancellieri. Allegri (Padenghe): nuovo ruolo per i vigili urbani

Sicurezza, strada vincente

«Sono venuta a Puegnago per incontrare i sindaci della Valtenesi. La mia presenza qui non è da intendersi a supporto di nessuno. Le polemiche appartengono alla dialettica politica, ma io sono al di sopra delle parti e la mia visita non deve essere letta in alcun altro modo». Ha voluto immediatamente sgomberare il campo da equivoci, il prefetto di Brescia Anna Maria Cancellieri, in visita ieri a Puegnago dove è stata accolta dai sette sindaci della Valtenesi: una visita che qualcuno, in particolar modo il senatore Massimo Wilde della Lega nord, aveva voluto leggere come una presa di posizione a favore dell’Amministrazione comunale retta da Gianfranco Comincioli nella «battaglia» contro minoranze e Comitato in difesa di Puegnago che, prima di Natale, aveva portato alle dimissioni, poi rientrate, del primo cittadino. Un’ipotesi energicamente smentita dalla diretta interessata, proprio in apertura dell’intervento che ha rivolto a una folta rappresentanza di istituzioni, forze dell’ordine e semplici cittadini che, nonostante la giornata lavorativa, hanno comunque gremito la sala consiliare. Nessuna polemica quindi, e nessun riferimento alle beghe puegnaghesi, fatto salvo un breve passaggio del discorso di Comincioli, che ha comunque voluto parlare del «comportamento scellerato di alcuni soggetti che vogliono destabilizzare questa amministrazione». Sono stati quindi altri i temi che hanno tenuto banco nell’incontro: la sicurezza, tanto per cominciare, con particolare riferimento al progetto che i sette comuni della Valtenesi hanno organizzato e che potrebbe essere pronto ai primi di marzo. «Sono venuta a Puegnago soprattutto per dire che quest’idea del Progetto Sicurezza rappresenta una strada vincente – ha detto la dottoressa Cancellieri -. Viviamo in un’epoca difficile per chi deve amministrare, perchè la cittadinanza esige giustamente risposte concrete a problemi sempre più sentiti. E la forma di collaborazione che i sette comuni della Valtenesi hanno adottato rappresenta la via migliore per offrire risposte certe alle insicurezze portate dall’emergere della nuova criminalità». Quella stessa criminalità che sta colpendo duro anche nel basso Garda, come ha ricordato Giancarlo Allegri, sindaco di Padenghe. «Nel nostro comune ormai non passa giorno senza uno scippo, un furto in casa, senza reati di piccole o grosse dimensioni che spesso vedono protagonisti i clandestini presenti sul territorio. E questo sta sconvolgendo la vita di una comunità come la nostra, prevalentemente agricola, che per cinquant’anni ha vissuto con le porte e le finestre aperte. Per non parlare della criminalità di alto livello, delle infiltrazioni mafiose, che soprattutto d’inverno trovano sul lago un luogo tranquillo dove insediarsi…». Le richieste dei sindaci? Allegri ha domandato un nuovo ruolo per la polizia municipale («sono finiti i tempi delle multe per divieto di sosta, oggi il vigile deve lavorare per conoscere approfonditamente e controllare il territorio»), mentre Isidoro Bertini, sindaco di Manerba, ha auspicato un potenziamento della caserma dei carabinieri, ricordando allo stesso tempo i tratti essenziali del «Progetto Sicurezza», basato sia sull’innovativa tecnologia Gsm che sull’inedita connessione tra pubblico e privato, con coinvolgimento delle forze di polizia municipale e di quei cittadini che, facendo installare un allarme in casa, contribuiranno a finanziare una iniziativa che «ai comuni non costerà assolutamente nulla». «Farò quello che è in mio potere perchè anche il coordinamento fra le forze dell’ordine vi aiuti a mettere in pratica questo progetto», ha dichiarato il prefetto, promettendo collaborazione anche per quanto riguarda la viabilità e le sempre più gravi lacune della statale 572, altro problema che i sette comuni, ormai in procinto di associarsi in una nuova forma consortile, stanno cercando di risolvere insieme.

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