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Alla commissione ambiente del Senato audizione sullo stato del lago e sui problemi della navigazione. La difficoltà di attracco ha fatto chiudere lo scalo di Castelnuovo

Sono fondali di basso livello

Nella tredicesima commissione permanente del Senato, che si occupa di territorio ed ambiente, di cui è relatore il sindaco di Peschiera Umberto Chincarini, si è svolta di recente l’ultima audizione sull’emergenza livelli delle acque del lago di Garda. Chincarini spiega:«Con questa seduta si è chiusa l’indagine conoscitiva iniziata a luglio per i livelli del lago. Ora dobbiamo preparare un documento conclusivo dei lavori entro il 9 febbraio, data di scadenza per lo scioglimento delle Camere. Sarà una relazione di base su cui la prossima legislatura potrà riprendere l’analisi». Nella seduta di fine novembre, è stata data audizione all’avvocato Paola Grossi, responsabile del servizio legislativo della Coldiretti e all’ingegner Marcello Coppola, direttore di esercizio della Navigazione del lago di Garda del dipartimento della navigazione marittima ed interna, Gestione navigazione laghi. L’avvocata della Coldiretti ha spiegato che «il mondo agricolo si è dimostrato sensibile alle emergenze idriche e poichè l’Italia si trova all’avanguardia sia nella produzione biologica che nella produzione tradizionale, con un comparto agroalimentare di 180 miliardi di euro, cioè oltre il 15 per cento del prodotto interno lordo (Pil) nazionale, non si può condividere la posizione di coloro che sembrano mettere in contrasto le esigenze dell’agricoltura con quelle della salvaguardia ambientale». Il mondo agricolo, ha precisato Grossi, «è pienamente impegnato ad aderire a politiche che favoriscano il risparmio ed il riuso delle risorse idriche, considerato anche che l’80 per cento dell’acqua usata per l’irrigazione, viene poi restituita dal terreno agli invasi. Per questomotivo è indispensabile costituire organismi permanenti di monitoraggio, come pure di regolazione degli invasi alpini». Il direttore di Navigarda, invece ha sottolineato come «le problematiche del livello del Garda e della sua navigazione, debbano essere oggetto di una seria valutazione: solo quest’anno si sono registrati oltre due milioni di passeggeri». Tuttavia, ha precisato l’ingegner Coppola, «ci siamo dovuti confrontare in questi ultimi due anni, con situazioni di notevoli difficoltà. Alcuni scali, in particolare quello di Castelnuovo, posizionato in una zona di bassi fondali, sono stati chiusi. Occorre quindi prospettare un programma di manutenzione straordinaria dei dragaggi e degli scali come quelli di Peschiera, Castelnuovo e Desenzano e rammodernare le banchine e le passerelle d’accesso al lago, sopratutto per consentire il passaggio alle persone disabili». «Appare significativo», ha concluso Coppola, «che anche nei periodi di maggiori precipitazioni, non si riesce a garantire il livello delle acque del lago, quindi è auspicabile che si potenzino i controlli per monitorare la situazione di emergenza e predisporre adeguate misure d’intervento».

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