A Salò il numero degli studenti continua a crescere: dai 2.602 del 2002-03, di cui 1.024 residenti in loco e 1.578 nei paesi vicini, si è passati a 2.722 nel 2003-04 (1.067 + 1.651), dai 2.836 del 2004-05 (1.092 + 1.744) ai 3.020 dell’anno scorso (1.161 + 1.869) agli attuali 3.169 (1.146 + 2.023). Il 64% giunge da fuori, il 36% da Salò, a dimostrazione del ruolo comprensoriale svolto dalle scuole superiori. In quattro anni c’è stato un aumento di 567, pari al 22 per cento. Le femmine sono 1.692, più dei maschi (1.477). Il numero delle classi è salito da 106 (2002-03) a 130 (2004-05)e, ora, 138. Gli iscritti dell’Istituto tecnico «Cesare Battisti» (ragioneria, geometri, programmatori, periti aziendali, turistico, serale Sirio, dirigente Cosimo Calò) sono passati da 851 a 927, proprio lo stesso identico dato del Liceo «Enrico Fermi» (scientifico, classico, linguistico, scienze sociali), che ne aveva 866. La nuova sede, sulla collina di Campoverde, ha aperto nel settembre 2004. In passato la scuola era dislocata in quattro edifici: i due di via Fantoni (l’ex orfanotrofio e l’ex caserma degli alpini), nella Casa della parrocchia di via S. Jago e al Battisti (un paio di aule). Come numero di allievi vengono poi le Elementari «Teresio Olivelli» (368), le Medie «Gabriele D’Annunzio» (280) e la materna di via Montessori (176). Questi i dati emersi dal piano per il diritto allo studio 2006-07, approvato dal consiglio comunale col voto favorevole della maggioranza, che si riconosce nelle posizioni della Casa della libertà, e contrario delle minoranze. «La scuola dell’infanzia ha confermato i numeri dell’anno precedente – sottolinea il vicesindaco Gualtiero Comini, assessore alla cultura e pubblica istruzione- . La primaria è aumentata di 20 unità, e le superiori di 148. Le medie sono invece diminuite di 28». I pasti (75.945 nel 2005-06, inclusi quelli per gli insegnanti, 9.300 più dell’anno precedente) sono preparati e confezionati dalle cuoche della casa di riposo. I menù vengono scelti da genitori e docenti. I controlli effettuati dall’Asl hanno sempre dato risultati confortanti dal punto di vista igienico-sanitario. Spesa complessiva 414 mila euro, di cui 40mila coperti dalle rette e 261 mila dalle tariffe (un pasto viene pagato tre euro e 80). Previsione 2006-07: 465 mila euro. Per quanto riguarda il trasporto dei ragazzi, l’incarico è affidato dal ’96 alla ditta Paolo Pellegrini, e si configura come servizio pubblico urbano. 980 i biglietti venduti in media ogni mese, a 0,90 euro ciascuno (la cifra stabilita dalla Regione), rispetto a 0,75 dell’anno scorso, più 49 abbonamenti, a 22 euro, rispetto ai 24,27 indicati dal Pirellone. Il costo del trasporto è stato di 86.500 euro, cui bisogna aggiungerne 18.500 per un paio di accompagnatori, forniti dalla cooperativa La Cordata di Roè Volciano, e 6mila per gli extra (ragazzi della frazione di Serniga, gite, visite di istruzione). Totale: 111 mila, che ora dovrebbero diventare 134 mila. L’assistenza ad personam (dodici i disabili seguiti) è svolta dalla cooperativa sociale «Ipotesi» di Brescia: da 140 mila euro si dovrebbe salire a 175 mila. I libri sono forniti gratuitamente ai bambini delle elementari (onere a carico del municipio 23 mila euro); per gli studenti delle medie e delle superiori, concordati sconti di varia entità. A sostegno della programmazione educativa e didattica, verranno erogate risorse per complessivi 84 mila euro, cui bisogna aggiungere 36 mila euro alla materna «Maria Trivero» di Villa e altrettanti alla «Paola di Rosa». «Per l’individuazione delle somme da mettere a disposizione delle varie realtà – conclude Comini – ho tenuto conto delle richieste avanzate da ogni scuola, del numero degli iscritti e della necessità di garantire determinati servizi».
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Il Comune ha fatto un bilancio del diritto allo studio. In un anno la casa di Riposo ha preparato per le scuole quasi 76 mila pasti. Tre anni fa erano 2602, oggi sono 3169. Battisti e Fermi polo d’attrazione