giovedì, Aprile 25, 2024
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Intervento del settore ecologia e della polizia provinciale nell’area di Pergolana, Vanon e Piani di Clodia. L’assessore Marinoni: «Una vergogna la quantità di rifiuti che abbiamo trovato»

Task force in azione per ripulire il canneto

Il canneto lacustre è un vero e proprio impianto di depurazione naturale dalle elevate prestazioni e dai costi nulli. È in grado infatti di trasformare, tramite alcune sue specie, sostanze fortemente tossiche in composti organici innocui. Ecco quindi l’importanza di salvaguardare un’area che è di transizione e giuntura tra ecosistema acquatico e quello terrestre, indispensabile per assicurare la riproduzione dell’avifauna e di non poche specie ittiche. Partendo da questo importante presupposto e nello stesso tempo con il compito di provvedere alla pulizia e alla salvaguardia delle condizioni di igiene delle rive, l’amministrazione comunale lacisiense ha provveduto, una volta ottenuta autorizzazione da parte del settore faunistico-ambientale della Provincia, a interventi di manutenzione e pulizia dei canneti e delle rive di sua competenza. Una squadra di addetti alla guida dell’assessore all’ecologia Fabio Marinoni, del responsabile comunale dell’area ecologica Nando Chignola e sotto la sorveglianza del Corpo di polizia provinciale ha provveduto, nel mese di febbraio, allo sfalcio degli steli di canna palustre. L’intervento ha interessato in particolare la zona a lago della Pergolana, Vanon e Piani di Clodia in quel di Pacengo e ha portato, al fine di mantenere la possibilità dell’insediamento delle specie a nidificazione precoce, allo sfalcio di non più di due terzi della frazione di superficie complessiva immersa nel canneto, e per intero la parte permanente all’asciutto. «Operazione facilitata», fa presente l’assessore comunale Marinoni, «dal sostegno e dalla collaborazione di personale messo a disposizione sia dai proprietari dei campeggi che dalla base nautica Caravella. È stato così possibile un intervento a largo raggio ripristinando in alcuni punti anche gli argini che erano stati corrosi dalle onde, in modo così da garantire la continuazione della passeggiata a lago per l’intero tratto del territorio rivierasco di pertinenza del nostro comune». «Questo lavoro», puntualizza Marinoni, «ha portato a conferire nelle opporune discariche una notevole quantità di rifiuti di ogni genere e non è stato sicuramente reso facile dall’alto livello delle acque del lago, attestato in questo periodo a 127 centimetri sopra lo zero idrometrico. Situazione questa che preoccupa non poco in previsione anche di possibili abbondanti precipitazioni temporalesche, che generalmente accompagnano la stagione primaverile, nonché dallo scioglimento in montagna delle nevicate invernali». Per questi motivi Marinoni ha interessato anche il prefetto Francesco Giovannucci per chiedere un autorevole intervento nei confronti degli Enti preposti «affinché il livello delle acque lacustri sia mantenuto costantemente la di sotto degli attuali preoccupanti valori».

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