È una gara ciclistica a tappe, si chiama «Tour de Pance» e forse non servirebbero altre parole per descrivere la competizione organizzata da un gruppo di “serissimi” amici rivani. Interrotti per una sera gli allenamenti, i ciclo-goliardi si sono ritrovati lunedì al bar Conti d’Arco per rivedere su grande schermo le loro tragicomiche imprese nelle due passate edizioni (il tour è nato nel 2000), per mangiare una fetta di torta e conoscere i programmi futuri. Ad animare le tappe del «Tour de Pance», disegnate nella Busa – solo per fare alcuni nomi – Guerrino Betta “Lo squalo”, Paolo Tonelli “Pantuna”, Fabio Drescig “Ciccio Slavic”, Sergio Amistadi “Cecido gas”, Pietro Raggi “il commercialista”, i fratelli Ciro e Rocco Frizzi “The brothers”, Maurizio Zecca in sella al suo “cancél”, Loris Boninsegna “Baffo”, Fabio Zanoni “Caterpillar”, Jimmy “Eta Beta”, Fabrizio “Bicio” Di Stasio, Livio Leoni “Vecio”, Enrico Fornaciari (organizzatore e presentatore della serata) e, ovviamente, “Lele” Benoni “Il cannibale”, vincitore di ambedue le edizioni disputate fino ad ora. Le immagini scorrevano e, tra sfottò e lazzi, è parso a tutti chiaro che accanto alla goliardia sta crescendo l’agonismo. Primo «Tour de Pance», luglio 2000: molti concorrenti sono fuori forma, le loro prominenti pance li fanno sbuffare sui pedali, i rotolini di ciccia stonano con le attillatissime mise da ciclisti e in molti gareggiano in sella a mountain bike. Giugno 2001, seconda edizione: molte pance si sono ridotte notevolmente, parecchi rotolini sono spariti e chi sbuffava ora appare preparato e grintoso, tutti cavalcano bici da strada. Stupefacente la metamorfosi de “Lo squalo” il quale, da un anno all’altro, ha conquistato una silouette invidiabile e l’altra sera lanciava bellicosi proclami per il 2002. «Alla prossima – prometteva – ve schizo tuti!»
Nessun Tag Trovato!
È una gara ciclistica a tappe, si chiama «Tour de Pance» e forse non servirebbero altre parole per descrivere la competizione