giovedì, Maggio 9, 2024
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Valtenesi: il futuro è gestire il territorio rispettando le autonomie locali

Tre sindaci all’incontro con i Lions

È un incontro ormai tradizionale quello che il Lions club Garda Valtenesi organizza ogni anno con i sindaci dei Comuni della zona valtenesina. Si svolge infatti con regolarità dalla fondazione del sodalizio, avvenuta nel 1991, e ha sempre incontrato il consenso sia degli invitati che dei soci lionisti. All’appuntamento, promosso quest’anno dal presidente avvocato Pierfranco Leonzi, sono intervenuti il sindaco di San Felice del Benaco Ambrogio Florioli, il primo cittadino di Moniga Massimo Pollini e Gianfranco Comincioli, sindaco di Puegnago. Il dibattito ha riconfermato che la Valtenesi, pur essendo composta da sette Comuni, è un’entità territoriale omogenea, e lo dimostrano i sempre più stretti e frequenti contatti fra i municipi e i sindaci nella gestione quotidiana dell’attività amministrativa. Dopo l’attuazione del «Progetto sicurezza», l’attenzione degli amministratori valtenesini non è certo venuta meno e gli incontri sono frequenti, anche perché l’interesse sovracomunale si sta ponendo im maniera forte: il futuro della Valtenesi, nei limiti del possibile, è infatti quello di un progetto unitario di gestione del territorio e del suo patrimonio paesaggistico, agricolo, turistico-economico. Una specie di federazione, insomma, ma nel rispetto delle competenze dei vari Comuni: ecco il percorso da seguire per la Valtenesi, che viene sempre più paragonata a una piccola Toscana, per la sua campagna, i suoi panorami e la sua gente. Su questo i sindaci presenti alla serata sono stati espliciti. Un Piano delle attività commerciali del comprensorio, benché non formale, è già oggetto di attenzione da parte degli amministratori, mentre viene confermato il gradimento per il piano della sicurezza, annunciato un anno fa in un incontro con i Lions. Ipotesi suggestive per il futuro indicano anche la costituzione di un Parco della Valtenesi, di una sorta di ente intercomunale, mentre è confermata la volontà dei sindaci di considerare la zona come una sola entità. In sostanza, sette Comuni con i loro sette campanili (l’autonomia va salvaguardata), che suonano però insieme quando è necessario. Il seme gettato con la nascita del Palio delle Botti sta evidentemente dando buoni frutti.

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