lunedì, Luglio 7, 2025
HomeAttualitàTuristi in fuga dagli alberghi
Le statistiche della Regione. Negli ultimi tre anni chi sceglie il lago di Garda per le vacanze cerca di risparmiare.Crescono le presenze nelle pensioni e in strutture ricettive alternative

Turisti in fuga dagli alberghi

I numeri non tradiscono. Mai. Al cospetto dei dati ufficiali delle presenze turistiche della Riviera degli Olivi, relativi agli ultimi tre anni solari, qualche responsabile alla promozione turistica potrebbe provare un certo senso di disagio. Non tanto per le dichiarazioni fumose costruite spesso attorno a dati parziali, ma piuttosto per una volontà di nascondere fino all’ultimo quella che è una realtà: il turismo è in fase calante. A questo punto, senza voler fare processi a nessuno, vale la pena di tentare di portare un po’ di ordine nella marea di numeri che fotografano in maniera arida la curva delle presenze turistiche sul Garda. Il grafico evidenzia una caduta libera in fatto di presenze nell’area del comprensorio del lago, zona che raggruppa 15 comuni: Affi, Bardolino, Brenzone, Caprino, Castelnuovo, Cavaion, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Lazise, Malcesine, Peschiera, San Zeno di Montagna, Torri, Valeggio. Ebbene, dall’analisi comparativa dei dati forniti dal Sirt, il Sistema informatico regionale turistico, si evince che in tre anni sono state perse 766mila 685 presenze turistiche, passando dai 9 milioni 11mila 322 del 2001 (anno record) agli 8 milioni 244 mila 637 dell’anno scorso (- 8, 51 per cento). Decisamente meglio, ma sempre caratterizzata da un segno negativo, la tabella degli arrivi, con una percentuale di meno 0,47 rispetto al 2001: si passa da 1.513.402 a 1.506.346 arrivi. In pratica 7056 visitatori in meno. L’anno scorso si è comunque avuta, rispetto al 2002, una parziale ripresa negli arrivi (»1,59 pari a 23mila576 unità in più) a fronte di una ulteriore diminuzione delle presenze complessive (-2,27 per cento). In particolare, nel triennio 2001/2003 il movimento turistico sul Garda ha registrato una diminuzione della permanenza media: dai 5,95 giorni del 2001 ai 5,47 giorni del 2003. In costante ribasso, sia negli arrivi che nelle presenze, i turisti che scelgono di passare la vacanza in albergo. Se nel 2001 si sono avuti 812.274 arrivi per 3.457.877 presenze, due anni dopo gli arrivi si sono fermati a quota 790.860 (-2,64%) per 3.138.174 giornate di presenza (-9,25%). La ricettività alberghiera (come si vede in tabella) mostra un saldo complessivamente di segno negativo anche sul 2002: -0,36 per cento negli arrivi e -2,56 per cento nelle presenze. Le strutture a 2 e 4 stelle evidenziano un rallentamento sul 2002, ancor più marcato se raffrontato al 2001. Le 3 stelle, invece, indicano un aumento di arrivi (molto significativo anche in raffronto al 2001) ma comunque una contrazione delle presenze. Va meglio nel comparto extralberghiero che evidenzia, sempre nel rapporto 2001/2003, un 2,05 per cento in più negli arrivi ma un -8,05 nelle presenze. In termini di nazionalità di provenienza dei turisti, da registrare il crollo dei tedeschi sia sul fronte degli arrivi che delle presenze (in due anni meno 104mila 189 arrivi e meno 881mila 200 presenze). In picchiata i danesi gli americani, giapponesi e brasiliani. In generale i turisti provenienti dall’estero registrano contrazioni sia degli arrivi (-8,66) sia delle presenze (-14,29). Aumentano invece in misura considerevole gli arrivi e le presenze italiane con un incremento, nel raffronto 2001/2003, rispettivamente del 25 e del 14 per cento.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video