lunedì, Dicembre 11, 2023
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Ultima settimana per geriatria

L’ar­ri­vo del Papa a Verona fa slittare di cinque giorni il traslo­co a Bus­solen­go del­la geri­a­tria, l’ul­ti­mo repar­to che, insieme alla psichi­a­tria, res­ta all’ospedale di Capri­no. Giovedì 19 otto­bre, infat­ti, tutte le risorse di del­l’Ulss 22 saran­no ris­er­vate alle neces­sità e urgen­ze pre­viste in con­comi­tan­za con l’enorme afflus­so di gente e pel­le­gri­ni che si riverserà a Verona per vedere Benedet­to XVI.Lo ha comu­ni­ca­to il diret­tore gen­erale del­l’Ulss 22, Rena­to Pic­coli, speci­f­i­can­do le modal­ità di trasfer­i­men­to del­la geri­a­tria capri­nese, che da ven­erdì 20 otto­bre sospende i ricov­eri e i cui spazi saran­no occu­pati ai pri­mi di novem­bre dal­l’ospedale di comu­nità (o coun­try hos­pi­tal). Il diret­tore gen­erale ha anche annun­ci­a­to che sem­pre qui, entro la fine del­l’an­no, ver­rà aper­to un nuo­vo ambu­la­to­rio di med­i­c­i­na legale men­tre nei pri­mi mesi del 2007 sarà atti­va­ta una Utap, unità ter­ri­to­ri­ale di assis­ten­za pri­maria, spazio dove i medici di med­i­c­i­na gen­erale saran­no pre­sen­ti 12 ore su 24 con per­son­ale infer­mieris­ti­co del­l’Ulss 22 per coprire in orario diurno le emer­gen­ze san­i­tarie del Garda.A Bus­solen­go la geri­a­tria sarà al sec­on­do piano dell’ ala est; nel­la stes­sa ala, al ter­zo piano, si tro­va la pedi­a­tria con patolo­gia neona­tale; al pri­mo piano, il 10 novem­bre, aprirà la nuo­va medicina.«Il repar­to di geri­a­tria di Bus­solen­go è pron­to», dice Pic­coli, «il trasfer­i­men­to però slit­terà al 23 e 24 otto­bre. Dal 25, per­tan­to, le fun­zioni di geri­a­tria saran­no atti­vate a Bus­solen­go per 16 posti let­to, come da pro­gram­mazione regionale. Dal 19 al 23 otto­bre even­tu­ali ricov­eri urgen­ti del­la geri­a­tria saran­no fat­ti in med­i­c­i­na. Da saba­to 21 otto­bre saran­no dimes­si i malati per i quali tale iter medico era pre­vis­to, men­tre i cosid­det­ti ricov­eri impro­pri, di anziani che non pos­sono tornare a casa ma non sono in fase acu­ta, saran­no spo­sta­ti nel­la res­i­den­za san­i­taria assis­ti­ta (Rsa), atti­va­ta dai pri­mi di set­tem­bre, dove potran­no restare, sen­za pagare, per una settimana».E poi? «Poi», pros­egue Pic­coli, «il repar­to di geri­a­tria sarà lib­er­a­to, fare­mo alcu­ni lavori di tin­teggiatu­ra e riordi­no e, nel giro di due set­ti­mane, ai pri­mi di novem­bre, sarà aper­to il repar­to di ospedale di comu­nità, con 10 posti let­to gra­tu­iti». Fun­zion­erà sot­to la direzione e con per­son­ale infer­mieris­ti­co del­l’Ulss 22, ma con l’as­sis­ten­za san­i­taria di una deci­na di medici del ter­ri­to­rio resisi disponi­bili. Saran­no infat­ti i medici curan­ti a val­utare l’op­por­tu­nità di un ricovero, in base alle esi­gen­ze dei loro pazi­en­ti che, uscen­do dal­l’ospedale dopo la fase acu­ta, fatichereb­bero ad essere assis­ti­ti in casa. «L’ospedale di comu­nità è una fase inter­me­dia che si inte­gra con la Rsa e di cui la zona del capri­nese e del Bal­do Gar­da rite­ni­amo abbia bisog­no, visti i molti anziani res­i­den­ti». Nel­l’ospedale di comu­nità l’anziano potrà restare a giudizio del medico curante sen­za pagare, pre­cisa Pic­coli, men­tre nel­la Rsa potrà restare 20 giorni pagan­do i 43 euro di “quo­ta alberghiera”, men­tre la quo­ta san­i­taria di 54 euro è a cari­co dal­l’Ulss 22. «Il paga­men­to», pre­cisa Pic­coli, «è sta­to pre­vis­to per evitare che i malati siano las­ciati trop­po a lun­go in un repar­to ospedaliero di cui altri pos­sono avere bisogno».Poi Pic­coli pas­sa all’am­bu­la­to­rio legale: «Lo sposta­men­to del­la geri­a­tria per­me­tte di aprire questo spazio dove la com­mis­sione med­ica si riu­nirà per accertare l’even­tuale sta­to di inva­lid­ità di chi ne fa richi­es­ta. Questo impor­tante servizio eviterà il fino­ra nec­es­sario sposta­men­to a Vil­lafran­ca o a Bus­solen­go per la visita».Per quan­to riguar­da l’u­nità di assis­ten­za pri­maria, l’Ulss 22 mette a dis­po­sizione spazi e risorse infer­mieris­tiche 12 ore su 24 assi­cu­ran­do l’as­sis­ten­za in orario diurno in con­ti­nu­ità con il servizio assis­ten­ziale pre­vis­to per la notte, a cari­co del­la guardia med­ica. Il servizio ridur­rà anche gli acces­si ai pron­to soc­cor­so di tutte le situ­azioni non di emer­gen­za, come scot­tature, pic­cole ferite, malesseri «E, con­ve­nen­do­lo con i sin­daci, pen­si­amo di atti­var­lo anche in altre zone del­l’Ulss, come Valeg­gio e Iso­la del­la Scala». I medici potran­no met­tere a dis­po­sizione anche le pro­prie spe­cial­ità: «Sono in cor­so trat­ta­tive per val­utare se quest’ul­ti­mo genere di assis­ten­za sarà a paga­men­to o no».

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