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Una barca per disabiligrazie ai soldi delle multe

Così l’am­min­is­trazione rein­veste gli incas­si for­ni­ti da quan­ti parcheg­giano nei posti ris­er­vatiDomeni­ca 30 Novem­bre 2008 PROVINCIA, pag­i­na 36 e‑mail print Le multe riscosse per il divi­eto di sos­ta delle auto sug­li stal­li ris­er­vati ai dis­abili han­no per­me­s­so alla polizia munic­i­pale di acquistare una bar­ca a vela. Nel­lo speci­fi­co, si trat­ta di un tri­mara­no in resina del val­ore di 22mila euro, che servirà per regalare gior­nate spe­ciali alle per­sone meno for­tu­nate. L’idea è il frut­to del­l’in­trapren­den­za del coman­dante dei vig­ili urbani del paese di con­cer­to con l’am­min­is­trazione. «Si trat­ta di un quat­tro metri dota­to di un sis­tema che ne per­me­tte l’u­ti­liz­zo anche ai dis­abili, che han­no prob­le­mi non solo nel­l’u­ti­liz­zo delle gambe ma anche agli arti supe­ri­ori», spie­ga il capo del­la polizia munic­i­pale Fer­di­nan­do Pez­zo. La bar­ca, la cui con­seg­na è pre­vista per la metà di dicem­bre, sarà ormeg­gia­ta al cen­tro nautico.«Grazie alla col­lab­o­razione con l’ asso­ci­azione pre­siedu­ta da Pier Lui­gi Poz­zani sarà pos­si­bile garan­tire ai dis­abili l’us­ci­ta con la bar­ca», con­tin­ua il vice ispet­tore di stan­za a , pron­to a ricor­dare come con le multe inflitte l’an­no scor­so, il Comune abbia regala­to una prote­si ad Heros Marai, final­ista nei cen­to metri alle Paralimpiadi.D’altronde è lo stes­so codice del­la stra­da a prevedere l’impiego dei proven­ti delle multe per azioni di carat­tere sociale. «A dire il vero l’ar­ti­co­lo 128 non dice espres­sa­mente così: noi l’ab­bi­amo rein­ter­pre­ta­to, dan­dogli l’ul­te­ri­ore final­ità di pro­muo­vere la solidarietà».«Tutto questo però è sta­to reso pos­si­bile gra­zie al sin­da­co Pietro Meschi, che ha abbrac­cia­to da subito». Non c’è dub­bio che le ingen­ti somme rac­colte con le multe com­mi­nate per la sos­ta evi­den­zi­no un mal­cos­tume dif­fu­so in paese. «Purtrop­po, pur mon­i­toran­do le aree ris­er­vate, rile­vi­amo tan­tis­si­mi fur­bi che anco­ra ci provano», con­sta­ta ama­ra­mente Fer­di­nan­do Pez­zo, che cir­ca due anni fa ha com­in­ci­a­to la cam­pagna con­tro l’u­ti­liz­zo impro­prio dei posti auto ris­er­vati ai por­ta­tori di handicap.«Siamo par­ti­ti con una vignetta stampigli­a­ta su di un cartel­lo in prossim­ità delle aree parcheg­gio per hand­i­cap. Si trat­ta­va di un mes­sag­gio provo­ca­to­rio e diret­to, con un dis­abile in car­rozzi­na che escla­ma: Ti sei pre­so il mio posto…ora pren­di­ti anche la mia carrozzina».Un avver­ti­men­to che purtrop­po non sem­pre fa brec­cia e così con­tin­u­ano a fioc­care le multe, un pizzi­co meno amare vis­to il tipo di uti­liz­zo dei proven­ti che ha deciso di met­tere in cam­po l’am­min­is­trazioen comu­nale.

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