Con un’operazione da cinquanta miliardi la Lido di Riva spa ha acquistato i due padiglioni fieristici della Baltera, che ora sono di proprietà della società controllata dal comune, e li ha affittati alla Palacongressi srl, attuando la direttiva del consiglio comunale che vuole la separazione fra proprietà (pubblica), e gestione (mista pubblico-privata). L’operazione è stata illustrata nel pomeriggio di ieri ai capigruppo consiliari dagli autori della trattativa che s’è protratta per quasi 18 mesi.Accanto al sindaco Malossini ed agli assessori Mosaner e Marino, hanno spiegato l’operazione i presidenti di Lido Mauro Malfer e di Palacongressi Gianni Zontini, delegando agli esperti di finanza Massimo Degara e Diego Nardini, la parte più tecnica dell’esposizione. In sintesi: alla Baltera ci sono tre padiglioni, A quello piccolo, dietro i due principali; B, che è quello «storico», il primo ad essere ultimato, e C, appena entrato in funzione (dove vorrebbe andare a giocare il Gs Riva).Il padiglione A non entra in quest’operazione: era e rimane in leasing alla Palacongressi srl per 700 milioni annui.Il padiglione B è stato valutato in origine 21,6 miliardi ed era dato in leasing alla Palacongressi srl per 2,2 miliardi annui per 8 anni. La proprietà era della Fineco, una società che a sua volta l’aveva rilevato dalla Rosmini Immobiliare. La Lido ha rinegoziato il leasing, scontando le rate già versate e portando a 15 anni la durata del contratto. Ogni anno pagherà circa 1,5 miliardi.Il padiglione C, quello nuovo, è stato acquistato per 24 miliardi e 150 milioni da una società dell’Immobiliare Rosmini (più iva per circa 5 miliardi).Dov’è andata la Lido di Riva a prendere i soldi? 3 miliardi vengono dal comune; 5 miliardi liquidi dalla Tecnofin, come pagamento di azioni; 10 miliardi dalla Tecnofin come prestito obbligazionario su cui per i primi 5 anni – e dunque fino al 2005- la Lido dovrà pagare solo gli interessi: dopo quella data dovrà cominciare anche a rimborsare il capitale. Il resto – per una ventina di miliardi- viene dalle banche, tenendo presente però che a giugno 2001 arriveranno i famosi 15 miliardi di contributo a fondo perduto della provincia (bloccati finché non sarà cambiata, col nuovo prg, la destinazione urbanistica dell’area). I due immobili sono affittati alla Palacongressi srl che pagherà 2,8 miliardi per il 2000 e per il 2001, 2,5 miliardi per il biennio successivo e quindi 2 miliardi tondi fino al 2006. Entro il 2006, quando dovrà cominciare a restituire le rate dei 10 miliardi avuti in prestito dalla Tecnofin, la Lido spa dovrà cercare e trovare altre forme di finanziamento sia per far fronte agli impegni già sottoscritti, sia per investire nel resto (viabilità e parcheggi per la zona fieristica). Dellai e Benedetti hanno riconosciuto in più occasioni l’interesse provinciale del centro fieristico rivano: alle buone parole dovranno seguire anche negli anni prossimi, altri fatti concreti, altri soldi.
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