venerdì, Aprile 26, 2024
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Sirmione: si tratta soltanto di alghe Rientra l’allarme inquinamento

Balneazione: situazione ottimale

Nessun inquinamento. Sirmione non è stata mai minacciata da una «macchia scura», magari di combustibile o di sostanze oleose. Allarme dunque rientrato, e i bagni si possono continuare a fare. Infatti, anche se i risultati delle analisi batteriologiche sui campioni prelevati l’altra sera dai tecnici sanitari dell’Asl di Brescia non sono ancora disponibili (generalmente occorrono quattro o cinque giorni), in pratica è noto il tipo di sostanza che è stato notato l’altra sera sulla superficie del lago tra San Benedetto di Lugana e Punta Grò di Sirmione. Si è trattato semplicemente di vegetali, o meglio delle più famose erbe macrofite, la alghe che si staccano dai fondali del lago per effetto o del vento o delle correnti. Che la salute del lago sia davvero eccellente lo dimostra in ogni caso anche l’ultimo bollettino sulla balneabilità diramato ieri dall’Asl di Brescia: una sola spiaggia, quella di Santa Giulia a Padenghe, è risultata vietata ai bagnanti. Per il resto, ovvero le altre 51 spiagge della riviera bresciana, tutto bene. Tornando a Sirmione, il sindaco, su sollecitazione dell’Asl, si è visto costretto a emanare un’ordinanza di divieto di balneazione lungo tutta la spiaggia di Punta Grò, in attesa del risultato delle analisi. Probabilmente – è il commento raccolto in municipio -, se si fosse fatta più attenzione, non si sarebbe creato tanto allarme, anche se per 24 ore soltanto. Infatti, come spiegano sia i tecnici intervenuti ieri pomeriggio sul posto, sia lo stesso referente dell’Asl, il dottor Messino, non si tratta assolutamente di sostanze inquinanti, ma soltanto di sostanze di origine vegetale. I campioni prelevati, del resto, lo testimoniano inequivocabilmente. Già nelle passate stagioni il fenomeno delle macrofite, che proliferano nei fondali del Garda (soprattutto nella zona meridionale), aveva fatto scattare l’allarme dei Comuni di Sirmione e Peschiera. Intere maree verdi, staccatesi dal fondo, finivano in superficie per poi riversarsi sul litorale con immaginabili inconvenienti e costi rilevanti per le amministrazioni. Comunque, già nelle prossime ore l’ordinanza di Sirmione potrebbe essere ritirata per permettere così la ripresa dei bagni in una zona dove esistono campeggi, residence e stabilimenti balneari. In conclusione, non si è verificata nessuna fuoruscita di liquami dal collettore, come era stato sostenuto in un primo momento. Cosa che ha fatto imbestialire la direzione dell’Azienda speciale Garda Uno.

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