venerdì, Aprile 26, 2024
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Si è discusso di miglioramento genetico Il Garda al centro di uno studio sulle varietà più produttive

«Casaliva» e «Leccino» gli olii migliori del Nord

Nell’ambito di Olea 2004, manifestazione gastronomica organizzata dall’Aipol con protagonista l’olio extravergine d’oliva dop del Garda, che si è tenuta durante il week-end nella cornice di Palazzo Cominelli a Cisano di San Felice è stato presentato un interessante libro dal titolo «Il germoplasma dell’olivo in Lombardia». La monografia è frutto di una ricerca effettuata dal professor Daniele Bassi assieme ai suoi collaboratori del dipartimento di Produzione Vegetale dell’università di Milanocon il finanziamento della Comunità Europea e della Regione Lombardia nell’ambito del progetto regionale di «Miglioramento della qualità della produzione oleicola». I ricercatori Stefano Pedò, che ha curato la parte agronomica, e Debora Tura, che ha seguito le analisi sugli oli per metterne in risalto le peculiarità qualitative, hanno presentato la ricerca ai produttori oleari della Valtenesi. Lo studio, iniziato nel 1998 e conclusosi nell’aprile scorso, è stato effettuato su una collezione di proprietà di Giovanni Mazzoldi presente sul territorio di Puegnago con ben 23 varietà di olivo locali e non, in questo modo è stato possibile coltivarle e studiarle nello stesso ambiente. Sono piante che ora sono anche entrate in produzione e nei prossimi anni si potrà vedere come una varietà diffusa in altre zone d’Italia può dare un olio qualitativamente diverso sul suolo gardesano. «Per la prima volta ? afferma Pedò ? è stato effettuato uno studio delle varietà in Lombardia, qui dove vi è un’olivocoltura millenaria alla latitudine più a nord del mondo. La coltura è difficile perché la stagione buona è breve, vi è molta umidità, e le piante soffrono per il freddo. È stato studiato il germoplasma, cioè tutte le risorse genetiche che si possono trovare nell’olivo, caratteristiche che possono servire per un eventuale miglioramento della produzione oleicola settentrionale tramite consociazioni varietali, o in futuri programmi di miglioramento genetico sfruttando le caratteristiche migliori di ogni varietà. Dai risultati ottenuti troviamo che le varietà più coltivate sul Garda sono proprio quelle che rispondono meglio alle caratteristiche di questo particolare ambiente: il “Leccino” e la “Casaliva”». Il presidente dell’Aipol Silvano Zanelli dopo aver espresso il suo ringraziamento per il lavoro svolto dall’università ha dichiarato che: «il miglioramento genetico è da portare avanti assolutamente. E anche noi come Aipol stiamo studiando le diverse varietà di Casaliva per cercare di trovare quella ottimale da coltivare sia per resistenza al clima che per produttività. Sarà una pianta che diverrà proprietà dei produttori oleivi dela zona». Per tutti gli olivocoltori che fossero interessati alla monografia scientifica è possibile ottenerne una copia contattando l’Aipol.

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