Vuol chiudere in bellezza, la Giunta Anelli, prima della sfida elettorale della primavera prossima per il governo della città. Ieri sera l’assessore ai Lavori pubblici Tommaso Giardino ha presentato in Giunta un pacchetto di interventi e opere pubbliche di notevole impegno, non solo economico (si parla di 55 miliardi da investire) ma anche di impatto sul territorio. Anche se si tratta, preme sottolinearlo, di opere pubbliche di estrema necessità. «Senza dubbio – esordisce Giardino – noi come amministrazione intendiamo presentare in aula questi lavori perchè erano e sono nel programma della maggioranza, quindi non ci sono sostanziali novità rispetto a quanto annunciato anni fa». Ma non ritiene che possa passare come una mossa elettoralistica? «Un’accusa che respingo decisamente, perchè esiste un piano finanziario ben determinato e poi c’è la novità dell’ingresso di partner privati in alcuni interventi». L’intervento cui si riferisce Giardino è la ristrutturazione del Castello, grande incompiuta di tutte le amministrazioni che si sono avvicendate alla guida di Desenzano negli ultimi decenni. Oltre 16 miliardi da reperire per rimettere in sesto e rilanciare la fortezza. «Con il concorso di privati – ammette l’assessore – con i quali stiamo definendo un accordo: se dovesse andare in porto potremo finalmente dare un volto al Castello». Si tratta di partner del settore congressuale? «Non posso risponderle, perchè i contatti al momento devono restare riservati…». Del rilancio del Castello, dicevamo, si parla da decenni. C’è anche uno studio fatto da un comitato nato spontaneamente che aveva disegnato uno scenario estremamente interesante: ma poi non se n’è più fatto nulla. Le altre opere pubbliche sulle quali si concentrerà lo sforzo della giunta di centrodestra nel prossimo semestre riguardano la sistemazione di Villa Brunati, a Rivoltella, anche questa una storia emblematica tutta desenzanese perchè sono trascorsi decenni solo per decidere quale ruolo dovesse avere. «L’intervento – riprende Giardino – prevede un impegno di 2 miliardi finanziati con mutui e la creazione della nuova mediateca e della sede della biblioteca, che si trasferirebbe dal lungolago. C’è poi in vista l’ampliamento e la ristrutturazione della caserma dei carabinieri (700 milioni), del primo plesso scolastico di Rivoltella (650 milioni) e della scuola media «Catullo» (410 milioni)». Altre opere in programma: il potenziamento dell’acquedotto (1,5 miliardi) e delle fognature (2 miliardi), quindi quello della stazione di trattamento acqua (3 miliardi). Nel settore portuale, di recente trasferito dalla Regione, il Comune ha progettato l’ampliamento del porto di Desenzano e la creazione di nuovi attracchi per i battelli che effettueranno il trasporto via lago dei turisti da e per Desenzano, incoraggiandoli così ad abbandonare le auto nei parcheggi (2,2 miliardi). E ancora, alla stazione ferroviaria sono previsti nuovi posti auto (550 circa) con un sottopasso pedonale, mentre verrà progettato un altro sottopasso veicolare all’altezza di via Bezzecca per consentire agli automobilisti di imboccare la statale senza rischi. Infine, sistemnare le aree verdi di via S. Benedetto, via Vicina e via Michelangelo.
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Arriva in Giunta un piano di opere pubbliche per 55 miliardi. Nuovi posti auto in stazione e porto più grande
Castello, in campo i privati
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