Il dirigente scolastico dell’istituto superiore statale “Francesco Gonzaga”, Serafino Massoni, ha inviato alla Provincia di Mantova e al Comune di Castiglione una comunicazione avente per oggetto la “denuncia di una discriminazione nei confronti degli studenti nei rapporti tra le province”. La protesta nasce dal bando emesso dalla Provincia di Brescia relativamente al buono scuola per famiglie residenti nel territorio provinciale con figli frequentanti istituti secondari superiori provinciali. Praticamente il contributo economico viene concesso non solo per residenza, ma anche con il vincolo che la scuola sia bresciana. Questo penalizza, per esempio, i giovani di Montichiari, comune dal quale è partita la denuncia da parte dei consiglieri Popolari, che frequentano in buon numero gli istituti castiglionesi.Contemporaneamente il provvedimento potrebbe causare problemi alle scuole mantovane, soprattutto di confine, dato che i bresciani saranno scoraggiati a frequentarle, preferendo la possibilità di un contributo, studiando nella loro provincia. “Trasmetto tale denuncia alle istituzioni politiche mantovane – scrive Serafino Massoni – affinché compiano i passi dovuti per salvaguardare il patrimonio culturale e scolastico del territorio che amministrano”. Se i Popolari monteclarensi chiedono alla loro Provincia di riaprire il bando con la residenza come unico criterio territoriale, il dirigente del “Francesco Gonzaga” teme un processo di “municipalizzazione della scuola pubblica in un contesto di globalizzazione culturale ed economica”. “E’ giusto che gli studenti vadano nelle scuole migliori – conclude Massoni – senza per questo venire penalizzati”.
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