sabato, Aprile 20, 2024
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Il coordinamento dei comitati contro i supertreni vuol organizzare un incontro con i parlamentari. Invito a riconsiderare il primo tracciato a sud delle colline moreniche

È protesta ad alta velocità

Un incontro pubblico da tenersi a Peschiera con tutti i politici, consiglieri regionali e parlamentari, legati al territorio veronese e l’impegno a dare la massima visibilità alla protesta contro il nuovo tracciato ferroviario ad Alta velocità che dovrebbe attraversare, tra gli altri, il territorio del comune arilicense: sono le iniziative annunciate al termine dell’incontro di martedì sera, in sala consiliare, promosso dal coordinamento dei comitati contro la Tav. Alla serata hanno preso parte anche Erasmo Venosi, il tecnico scelto dai Comuni e dagli stessi comitati a supporto dei ricorsi al Tar già presentati, e l’assessore al territorio e viabilità di Peschiera Michele Perbellini. Proprio quest’ultimo ha ribadito la ferma posizione dell’amministrazione sul tracciato Tav «che metterebbe in ginocchio l’economia del nostro paese; basti pensare al problema delle polveri in sospensione nei mesi estivi, e con i cambiamenti climatici in corso, durante gli anni di cantiere: otto previsti ma non è difficile ipotizzarne di più». «Attendiamo l’esito del ricorso al Tar che abbiamo presentato insieme ai Comuni di Castelnuovo e Sona e confermiamo sin da ora l’intenzione, in caso di risposta negativa dal Tribunale amministrativo regionale, di ricorrere al Consiglio di Stato: a quel punto», continua Perbellini, «entreremo anche nel merito dell’impatto ambientale, visto che le valutazioni al riguardo non sono ancora state fatte». Entro la prossima settimana, inoltre, Perbellini farà partire gli inviti ai consiglieri regionali e ai politici di tutti gli schieramenti legati al territorio veronese per un incontro pubblico da tenersi sempre a Peschiera. «Desideriamo un confronto aperto», spiega l’assessore, «sia per mettere anche loro al corrente di quanto sta avvenendo e dei grandi rischi a cui questo progetto sottoporrà sia il paese che la sua economia, sia per sentire direttamente qual è la loro opinione al riguardo. Anche perché chiederemo alla Tav che riprenda in considerazione un vecchio, primo tracciato che prevedeva il passaggio a sud delle colline moreniche: su questo desideriamo tornare a trattare, perché è la vera, sola soluzione del problema Tav sul nostro territorio». Anche i rappresentanti dei comitati hanno annunciato nuove iniziative atte a dare il maggior risalto possibile alla protesta contro questo progetto; al contempo hanno espresso grande preoccupazione per la situazione amministrativa di Peschiera. «Speriamo tutti», ha detto Laura Richelli, «che questa crisi si risolva in modo da evitare al paese il commissariamento: rappresenterebbe un vuoto amministrativo che, anche secondo il parere dell’ingegner Venosi, rischierebbe di danneggiare molto le nostre possibilità di ottenere una revisione del tracciato della Tav. Dobbiamo cercare di avere quanta più forza possibile per evitare che, oltre alla nuova statale 11, il nostro territorio debba subire anche il passaggio dell’Alta velocità».

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