venerdì, Aprile 19, 2024
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Ieri l’inaugurazione della struttura nella Valle delle Cartiere e della Casa del Comune. L'Amministrazione ha ora una sede più consona alle nuove competenze

Esordio per Museo e Municipio

«Oggi è un momento importante nella vita sociale ed amministrativa della nostra cittadina: abbiamo cambiato casa e lo abbiamo fatto ben 75 anni dopo che fu deciso di unificare i due Comuni di Toscolano e Maderno». Allora, nel 1926, fu il podestà Paolo Elena ad acquistare Villa Bianchi per realizzarvi la sede comunale unificata. Ieri il sindaco, nipote e omonimo del podestà, ha inaugurato ufficialmente il nuovo Municipio. È stato un trasferimento necessario, sostiene Elena, «vista l’inadeguatezza della vecchia sede. Nel 1926 l’organico era di 8 persone, ora siamo oltre 50. Inoltre non è difficile immaginare che nel futuro i Comuni dovranno farsi carico di nuove competenze nel campo del sociale, dell’ordine pubblico, della pianificazione e gestione del territorio dal punto di vista urbanistico, geologico, ambientale. Ebbene, questo municipio è stato creato oggi pensando al domani, nella consapevolezza che in questa struttura l’attività amministrativa si protrarrà per almeno alcuni decenni». La nuova sede municipale, allestita nella porzione dell’ex cartiera Vetturi acquistata dal Comune, è un vero e proprio centro polivalente: con gli uffici municipali ospita infatti anche i nuovi locali del Copro Forestale dello Stato trasferiti da Villa di Gargnano, un distaccamento dell’Istituto meteorologico di Desenzano e la sede della Polizia. Numerose le autorità presenti, dal prefetto al presidente della Provincia Tutti si sono poi trasferiti in Valle delle Cartiere per un altro importante taglio del nastro: quello riguardante il nuovo Museo della carta, struttura espositiva ricavata nella portineria del vecchio opificio di Maina Inferiore, recentemente recuperato dal Comune ed allestito a cura dall’Associazione lavoratori anziani della cartiera di Toscolano, ai quali è stata affidata la gestione. L’edificio dispone di quattro sale espositive: la Sala della memoria, un archivio documentario che raccoglie ricerche e studi dedicati alla produzione cartaria; la Sala del ricordo, con vecchie foto della Valle; la Sala delle filigrane, dove sono esposte carte prodotte a Toscolano fin dal Settecento, cartamoneta della Rsi, antichi rulli in bronzo; infine la Sala della fabbricazione, con le riproduzioni delle tecniche produttive, dalla cernita degli stracci all’essiccazione. Il museo è il primo tassello di un più ampio progetto di valorizzazione della valle del Toscolano, uno dei più significativi siti di archeologia industriale del Nord Italia.

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