venerdì, Aprile 26, 2024
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TIGNALE. Domani l’annuale raduno dell’istituto di Gardone Riviera

Festa d’autunno: ex alunni dell’Alberghiero a raccolta

Domani, sabato 18 ottobre, gli ex allievi dell’Istituto professionale alberghiero di Gardone Riviera si ritroveranno al «Gallo» di Tignale per il tradizionale incontro d’autunno. Verrà consegnata una pergamena speciale alla guardarobiera d’un tempo, Pina Apollonio, che «ha sempre dimostrato le sue capacità organizzative, affrontando e risolvendo tante situazioni con classe e galanteria». Il documento, firmato da Costante Belletti, l’anziano preside, e da Enrico Bosco, presidente della associazione, è stato sottoscritto da numerosi ex studenti, che oggi lavorano sparsi nel mondo. Villa Alba, la sede originaria, è stata la prima scuola alberghiera della Lombardia, ora sono vicini alle medie e alle elementari. Ce n’era una a Stresa, in Piemonte, l’altra ad Abano, nel Veneto… L’idea nacque durante una crociera nel Mediterraneo. Ne parlarono l’onorevole Gianni Pedini, il direttore generale al ministero della Pubblica istruzione Aleardo Sacchetto (poi diventato presidente del Vittoriale, dal ’64 al ’74 ndr), il proprietario del Grand Hotel (Enrico Mizzaro) e i responsabili dei pochi istituti esistenti. Tutti concordarono sul fatto che Gardone sarebbe stata la cornice adatta, e Villa Alba la sede ideale. Ma c’era un ostacolo da superare: l’edificio apparteneva alla Saffa di Milano. Che fare? Il Comune vendette uno spicchio del parco, autorizzando la costruzione dell’Eurotel. E, coi soldi incassati, acquistò per 40 milioni lo splendido immobile. Molti operatori turistici locali firmarono le cambiali, garantendo il pagamento. Insomma, un’operazione che coinvolse parecchia gente. Nel ’61 la scuola iniziò, con 23 ragazzi. Provenivano dall’intera provincia. Le iscrizioni furono raccolte nel sottoscala del municipio. Nei primi mesi il preside Belletti, i professori e gli studenti mangiavano assieme ai muratori. In dicembre vennero istallate le cucine. L’anno dopo, con tre sezioni (Cucina, Sala-bar, Segreteria d’albergo), gli allievi diventarono novanta. I segreti del boom immediato? L’arrivo di due personaggi di spicco: Marino Trigari, maitre del Savoy, e Carlo Paggi, cuoco del Grand Hotel. Appena andati in pensione, Belletti li convinse a insegnare. Davvero un gran colpo. Il preside, allora, poteva scegliere i professori, senza seguire le graduatorie. E rispondeva a un consiglio di amministrazione. All’inizio gli studenti erano ospitati da privati o nelle pensioni di Gardone. E la scuola dava un contributo per far fronte alle spese sostenute dalle famiglie. Domani gli ex allievi – chi fa il pasticcere, chi ha aperto un’enoteca, chi gestisce un ristorante o un albergo – si ritroveranno a Tignale. Non ci sarà più Gianni Panella, di Vobarno, una carriera da sindacalista e poi sindaco di Brescia. E’ scomparso recentemente, e gli amici lo ricorderanno con dispiacere.

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