venerdì, Aprile 19, 2024
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Il provvedimento dell’Aipo riaccende il malessere degli agricoltori della provincia di Mantova

Garda all’asciutto, scattala nuova «stretta» idrica

Stretta ai rubinetti della diga di Salionze. Da ieri fuoriescono dal manufatto 40 metri cubi d’acqua al secondo anziché i 47 dei giorni scorsi.Il provvedimento deciso dall’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po responsabile anche dell’impianto di Salionze, è motivato non tanto da un calo del livello del Garda, che nell’ultima settimana si è mantenuto stabile, ma dalla pioggia caduta e prevista anche per i prossimi giorni.Una razionalizzazione, quindi, delle risorse idriche in considerazione di un lago, ieri a +10 sopra lo zero idrometrico di Peschiera, comunque al limite della soglia d’allarme.Ancora ai primi d’agosto il tavolo tecnico di Mantova, che tornerà a riunirsi domani, aveva deliberato, nel caso il Garda precipitasse a quota +6 sullo zero idrometrico, la quasi totale chiusura della diga.MINIMO VITALE. In pratica dallo scolmatore uscirebbero soltanto 12 metri cubi d’acqua al secondo, il minimo vitale per dare linfa al Mincio e ai laghi di Mantova.«La situazione rimane critica più che per il Benàco, che dal punto di vista turistico è perfettamente fruibile, per le campagne della pianura padana», annota Pier Lucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda. Tanto che gli agricoltori mantovani nei giorni scorsi hanno protestato e pensato di chiedere i danni in quanto, secondo le normative vecchie di cinquant’anni fa, avrebbero diritto a prelevare dal Garda 88 metri cubi di acqua al secondo per irrigare le coltivazioni.AL TAVOLO TECNICO. Una richiesta evidentemente impossibile da esaudire e che comunque sarà al centro della discussione del tavolo tecnico convocato per domani a Mantova, proprio nella sede dell’Aipo, alla presenza dei responsabili della Comunità del Garda e del Consorzio del Mincio.Intanto, grazie all’opera politica del senatore e sindaco di Riva Claudio Molinari, i componenti della XIII commissione ambiente del Senato saranno, il 20 e 21 settembre, sul Garda per un sopralluogo nell’ambito della prevista indagine conoscitiva sul bacino del Po.Nella circostanza la Commissione raccoglierà sul posto ulteriori informazioni sul tema delle acque del Garda, in particolare modo sul livello delle acque e sulle politiche da incentivare o da avviare per arrivare ad una soluzione condivisa che salvaguardi gli interessi dei paesi rivieraschi e degli agricoltori mantovani.

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