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Spetta al Comune di Padenghe il primato dell’applicazione delle nuove normative riguardanti il trasferimento della gestione dei porti.

Gestione comunale dei porti ex demaniali

Spetta al Comune di Padenghe il primato dell’applicazione delle nuove normative riguardanti il trasferimento della gestione dei porti in seguito alla legge regionale del 28 ottobre 1998 che sanciva la delega ai Comuni del conferimento di funzioni amministrative in materia di navigazione e demanio nelle acque interne. L’altra sera il Consiglio comunale ha approvato il regolamento della tanto discussa assegnazione degli spazi acquei per l’occupazione temporanea nel porto di Villa Garuti. Numerosi i meccanismi attuati nel corso degli anni per cercare di evitare assegnazioni clientelari ma ad ogni tornata il problema riaffacciava. E questo anche per la cronica carenza di posti barca in spazi pubblici con evidenti costi di molto inferiori ai rimessaggi privati o porti a gestione privata. Ora con le nuove realtà il tutto passerà direttamente ai Comuni che ne regolamenteranno la materia. Padenghe, a quanto ci risulta, è stato il primo della sponda bresciana a dotarsi di un proprio regolamento. Fra le varie norme vi è la durata fissata in due anni a decorrere del 1 gennaio del 2001. Nel porto di Villa Garuti sono disponibili 43 moduli di ormeggio, o attracchi, con diverse dimensioni e che avranno un costo annuo variabile, a seconda delle dimensioni del modulo che parte dalle 396mila lire per uno spazio di 6 metri per 2 ad un massimo di 1.155.000 lire per il modulo di 10×3,50 m. Nella assegnazione verranno seguite delle «precedenze» stabilite nel regolamento, come ad esempio il 20% della totalità dei posti riservata ai cittadini residenti nel Comune da almeno 5 anni; un posto per servizi pubblici o di emergenza. Le domande, in carta da bollo di L. 20.000, per ottenere la concessione del posto barca, dovranno essere inviate nel periodo compreso fra il 1 luglio ed il 31 agosto 2000. L’assegnazione avverrà in ordine cronologico di spedizione e fino ad esaurimento posti ed agli assegnatari verrà rilasciato un apposito contrassegno da esporre in modo ben visibile sull’unità di navigazione. Naturalmente non è consentita la cessione del posto di ormeggio né tantomeno lo scambio fra gli assegnatari del posto stesso, vietato anche il cambio dell’imbarcazione da quella dichiarata nella domanda. Come in precedenza i porti non saranno custoditi e quindi nessuna responsabilità per eventuali furti o danneggiamenti dovrà essere addebitata al Comune. Per gli abusivi vi sarà la rimozione forzata con addebito delle spese sostenute dalla pubblica Amministrazione. Tre ormeggi infine, il 49-50-51, saranno riservati alla sosta ad ore; il n. 52 sarà invece riservato per quelle imbarcazioni che in navigazione si trovassero in difficoltà a causa di eventi meteorologici eccezionali.

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