venerdì, Aprile 26, 2024
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582 donazioni Avisini generosi «esportano» sangue

Gli iscritti di Arco e dintorni tirano le somme dell’attività 2000

Quando la solidarietà è un fatto concreto e non un optional. Parliamo della benemerita attività della sezione arcense dell’Avis, che per sabato sera, alle 20 al Casinò, ha indetto l’assemblea annuale. Sarà l’occasione per il presidente del sodalizio, Elio Proch, di sottolineare l’importanza del servizio in favore della comunità. Al termine soci e simpatizzanti parteciperanno ad un ballo di gala nel salone delle feste.Alcuni dati mostrano il livello della generosità degli «avisini» locali: oltre 232 sono stati i litri di sangue donati lo scorso anno dai 550 soci attivi. Quantità destinata ad aumentare nel 2001 per l’incremento delle adesioni all’associazione. Il fabbisogno locale e provinciale è largamente soddisfatto, tanto che una parte del sangue è dirottata in altre regioni. «Accanto agli arcensi, che sono la maggior parte, abbiamo residenti di Dro e Drena in quanto la sezione opera anche in quei comuni. Sono invece un numero ristretto gli iscritti di Riva, Torbole e Tenno – commenta gongolante Elio Proch -. E’ doveroso per questa massa di persone di tutte le età un pubblico ringraziamento per la loro disponibilità. Nei dodici mesi passati hanno effettuato ben 582 donazioni (499 di sangue intero e le restanti 92 di plasma), ovvero una media di più di una donazione a testa all’anno. Cioè in molti si sono sottoposti più d’una volta al prelievo di una sacca mediamente di 400 grammi di sangue». Il presidente dell’Avis è favrevole all’arrivo di nuovi associati per poter mantenere lo standard delle donazioni. Lo scorso anno ben 62 sono state le persone che sono entrate nella grande famiglia avisina, ma altre 50 hanno dovuto far parte dell’affollata «riserva». Cioè hanno abbandonato i prelievi per motivi di salute o per altre cause. I «ruoli d’onore» della sezione arcense, che il gergo militare indica appunto i fuori servizio, i congedati, ammontano ad un centinaio. «Si tratta di un indice in sintonia con l’andamento generale e la dice lunga la nostra promozione – precisa il presidente Proch -. Il nostro obiettivo sono ovviamente i giovani. Per loro esistono purtroppo dei problemi generazionali, che derivano dalla condotta di vita non sempre regolare, tipo eccessi con l’alcool e «bagordi» non solo a tavola. Però non bisogna generalizzare, perchè vi sono anche quelli che rigano dritto».

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