venerdì, Aprile 26, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiGli obiettivi degli Amici dell’eremo di San Giorgio
Nuovo gruppo di studio. «La vocazione turistica non deve soffocarci»

Gli obiettivi degli Amici dell’eremo di San Giorgio

Si è costituito da qualche tempo, all’eremo dei frati camaldonesi, detto di San Giorgio, a Bardolino, un piccolo gruppo informale di lavoro, il quale si ritrova con alcuni monaci e amanti della cultura locale per confrontarsi sulle prospettive di un lavoro di animazione culturale sul territorio gardesano. Alla iniziativa hanno dato il loro assenso e appoggio alcune delle associazioni culturali operanti sul territorio benacense. Fra queste la Francesco Fontana di Lazise, Pal del Vò di Garda, ed altre. Il gruppo ha messo in evidenza alcune situazioni ed ha sottolineato anche alcune osservazioni per una lettura del vissuto nella zona. Se da una parte è sotto gli occhi di tutti- spiegano gli animatori culturali- il dispendio di energia e di mezzi in funzione dell’utilizzo turistico dei beni culturali e ambientali di cui siamo circondati, dall’altra si rileva una ben scarsa attenzione alla salvaguardia di questi stessi beni all’interno di un’armonia tra insediamenti umani o patrimonio artistico e naturale. Non si intende comunque demonizzare la vocazione turistica del territorio- continuano gli amici dell’Eremo di San Giorgio- ma pare di importanza vitale che questa non soffochi la coscienza civica e culturale, che si vorrebbe volta a consegnare alle generazioni a venire non un patrimonio consumato o estinto, ma nei limiti del possibile, integro e vitale. Secondo i componenti del gruppo di lavoro sono scarsi e limitati gli interventi culturali di un certo respiro degli enti pubblici, rivolti ai residenti: sono poche e povere le biblioteche, le iniziative aggreganti nel nome di un arricchimento e di un approfondimento artistico e culturale. Ecco quindi l’impegno e la prospettiva che il gruppo vuole intraprendere in un lavoro comune per un interesse armonico e generale. «Intorno all’eremo, nella sua realtà di luogo caro alla memoria storica e spirituale del territorio circostante- scrivono i rappresentanti del gruppo in un volantino apparso in pubblico-, di luogo che si caratterizza per l’armonia che ci è stata conservata dai nostri predecessori e di luogo in cui concretamente vive una comunità che prega e lavora, studia, e coltiva interessi specifici, si è individuato un ruolo di aggregazione, uno spazio di ascolto, di dialogo e di proposta, ovvero un clima per riflettere e interiorizzare con rispetto delle diversità». Il gruppo ha quindi individuato un primo percorso con un titolo orientativo: «Per una spiritualità della bellezza». Ruolo quindi del paesaggio come specchio dell’interiorità o come fonte di contemplazione nell’arte, nella lettura e nei linguaggi religiosi. Un primo incontro avrà luogo a fine primavera con un carattere introduttivo nella forma di performance di musica e poesia negli spazi antistanti alla chiesa dell’eremo. Un secondo incontro è previsto per il 12 ottobre: paesaggio e contemplazione, per una spiritualità nel paesaggio (ha già dato il suo assenso alla partecipazione un amico dei monaci camaldonesi, un grande studioso francese: Dominique Ponnau, attuale direttore dell’Ecole du Louvre di Parigi). Molte altre sono le iniziative allo studio, fra cui Progetto Adelaide, Fiera del libro di Lazise, Festa di San Vito. Gli amici dell’Eremo di San Giorgio, alla Rocca del Garda, sono presenti anche su un sito Internet, dove è possibile cliccare ed ottenere un aggiornamento sui programmi culturali in corso: www.eremosangiorgio.it.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video