venerdì, Aprile 26, 2024
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Il record del capoluogo: ci sono oltre 2 mila alberi. Le piante più diffuse: ippocastano, cipresso, pino marittimo

Il censimento del patrimonio arboreo pubblico

Il censimento del patrimonio arboreo pubblico Il record del capoluogo: ci sono oltre 2 mila alberi Le piante più diffuse: ippocastano, cipresso, pino marittimo Qual è lo stato di salute del verde pubblico lonatese? Sostanzialmente buono, almeno stando al censimento, frutto della collaborazione instaurata fra il Comune di Lonato e l’Istituto professionale di Stato per l’agricoltura e l’ambiente che ha sede a San Tomaso. Il lavoro è stato consegnato a giugno, dopo la fine dell’anno scolastico. Il progetto di censimento, particolarmente serio, è stato coordinato dai professori Gabriele Zola e Vincenzo Donato, con l’aiuto di Giovanni Cario, Luca Prandini, Alberto Toto ed eseguito dagli studenti della classe II L. L’attività didattica si è svolta nell’ambito dei programmi dell’autonomia scolastica «con lo scopo di avvicinare la scuola al territorio – spiega l’assessore all’Ecologia, nonché vicesindaco, Davide Baccinelli – al fine di trasmettere ai ragazzi, oltre alle necessarie conoscenze teoriche, anche quelle pratiche e organizzative, permettendo allo stesso momento di offrire a noi amministratori la conoscenza dettagliata e approfondita del patrimonio arboreo comunale». Tale tipo di progetto, oltre a censire il tipo di alberature pubbliche, offre un quadro completo e dettagliato della loro ubicazione, della tipologia dell’essenza, lo stato di salute, la dimensione, il tipo di terreno dove si trova, ecc. Dunque un lavoro completo, esauriente ed estremamente dettagliato sullo stato di fatto, necessario per poter intervenire a sanare, dove ce ne fosse bisogno, e a progettare il futuro delle alberature. Il tutto è stato anche riassunto in una serie di grafici che dividono le essenze sul territorio e il loro stato di salute «che nel complesso si può ritenere buono; senza particolari problemi – come precisa Baccinelli – fatta eccezione per alcune zone del territorio». Il censimento ha riguardato tutte le piante presenti negli spazi pubblici del territorio comunale urbano di Lonato, che costituiscono quindi il patrimonio arboreo della città. Sono stati perfino censiti gli alberi (quasi tutti cipressi) presenti nei cimiteri. Tutti i dati raccolti sono stati anche inseriti su supporto informatico ricavandone così una elaborazione ricca di curiosità e informazioni. È emerso per esempio, che l’ippocastano, il cipresso, il leccio, il pino marittimo e il tiglio sono gli esemplari più diffusi, superando le 100 unità. Nella tipologia degli alberi di Lonato compaiono al primo posto le latifoglie (1615), seguite dalle conifere (799) e dai sempreverdi (133). In fatto di altezza, invece, sono ben 741 le piante comprese fra i 7 e i 9 metri, mentre per area di crescita sono 1238 quelle presenti nelle aiuole continue (453 nell’aiuola singola). Il capoluogo ha inoltre il primato assoluto per numero di alberi. Se ne contano infatti 2103 rispetto ai 316 di Esenta, ai 104 di Centenaro e ai 55 complessivi di tutte le altre frazioni. Se invece misuriamo la loro circonferenza, scopriamo che la maggior parte arriva ad avere un diametro massimo di 40 centimetri e solo 3 superano i 2 metri e 80 centimetri. «Visti i frutti positivi di questa collaborazione – conclude Baccinelli – fra il Comune di Lonato e l’Istituto agrario che ha la sede coordinata a San Tomaso, come assessorato non possiamo che rilanciare questa iniziativa anche per il prossimo anno, con nuovi progetti che riguardino il nostro territorio».

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