venerdì, Aprile 26, 2024
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Premiati i commercianti per l’Estate Musicale Donato al Comune un prezioso contrabbasso del 1590

Il galà degli esercenti nel segno di Gasparo

«Siamo riusciti ad avere il contrabbasso firmato da Gasparo, datato 1590, messo in vendita dal maestro piacentino Leonardo Colonna – annuncia il sindaco di Salò, Giampiero Cipani -. Lo ha acquistato proprio l’altro ieri un privato (dovrebbe trattarsi dell’imprenditore edile Giancarlo Biondo, ndr), per la cifra di 270 mila euro. Lo darà in comodato al municipio, per 20 anni. Noi siamo intenzionati a collocarlo nel Palazzo della cultura, che fa parte del grande intervento di via Brunati, i cui lavori iniziano proprio in questi giorni, e dureranno fino al 2009». È la notizia più ghiotta dell’incontro svoltosi alla Conca d’Oro, nel nome di Gasparo Bertolotti, l’inventore del violino. Un’occasione fornita dalla Pro Loco, guidata da Pier Antonio Pelizzari, che ogni anno organizza l’Estate Musicale, con l’aggiunta, stavolta, di un concorso particolare, riservato a negozianti e pubblici esercenti. Nel corso della serata l’assessore al turismo e al commercio, Nirvana Grisi, ha effettuato le premiazioni. Luigi Zilioli e Claudia Baronio del «Baretto» sul lungolago hanno vinto nella categoria dei cocktail, proponendo un «Gasparetto frozen» (3/10 spremuta di arancia, 3/10 vodka, 2/10 Martini rosso, 2/10 prosecco), servito in una coppa margherita con l’oliva. Al secondo posto Orazio Vassalli e Fabio Randone, con uno straordinario «Cedrino salodiano». La ricetta non è stata svelata completamente, anche se la giuria è riuscita a vedere qualche ingrediente, come il gin, il prosecco e la cedrata della Tassoni (impresa locale conosciuta in tutta Italia). La guarnizione: di fragola, limone e alloro. Terza Maria Campanardi del bar Lepre, che ha studiato un aperitivo a base di prosecco di Valdobbiadene, bitter Campari, ghiaccio e buccia di limone: un dissetante che rappresenta una variazione del classico «pirlo». Nel settore dei primi piatti, Vaifro Folli del Tip Tap ha realizzato «Le corde del violino», ottenendo subito uno strepitoso successo (numerose le richieste da parte dei turisti stranieri). Prendendo spunto dagli spaghetti di Gabriele D’Annunzio, che amava i sapori intensi, come le olive ascolane e le acciughe, lo chef ha puntato gusti morbidi, vale a dire pasta con pomodorini freschi, basilico, mozzarella, olive nere, capperi e olio extravergine. Nel campo dei gelati hanno prevalso Roberto Fenu e la moglie, del «Bar pizzeria lungolago 64», presentando un pan di Spagna ricoperto da cioccolato, sia fondente che morbido, più crema e panna Chantilly. Al secondo posto «La Casa del dolce» di piazza Duomo, che ha messo in lista quattro specialità: un gelato al cedro candito, macerato in zucchero e limone; uno a base di frutta e latte, con salsina al cedro; un altro di crema Chantilly al limone, con frutta di bosco (mirtilli, ribes); l’ultimo di crema al limone, con babà fatto in casa, inzuppato nel cedro. Terza Anna Maria Ghidotti, del «Golfo», una coppa con palline di vaniglia, nocciola, latte imperiale, marroni sbriciolati, panna cotta (con un filo di caramello) e montata. Per quanto riguarda le vetrine dei negozi, che dovevano essere allestite richiamando l’Estate musicale, si è imposta Elvira Vassalli, del bar omonimo, in via S. Carlo, davanti a Emilio Marchiori, il pittore della Galleria, Alessandro Pazzi del «Piccolo lord» e Aurelio Nastuzzo del «Colorificio» di via Fantoni, classificati alla pari. Numerosi i partecipanti al concorso, lodevole l’entusiasmo degli esercenti, che ci hanno creduto e meso tutta la loro creatività. E un riconoscimento speciale è andato a Nico Savio, il finanziatore del bronzo di Gasparo, eseguito dallo scultore salodiano Angiolino Aime, l’esatta replica del busto in marmo di Carrara di Angelo Zanelli, che si trova nel salone consiliare del Palazzo municipale. L’8 settembre, il giorno dell’inaugurazione del restaurato Palazzo comunale, la statua (90 centimetri di altezza, 80 di larghezza, 40 di profondità) è stata collocata in un’aiuola all’inizio del lungolago. Sul basamento, alto un metro e 40, in marmo di Botticino, c’è la scritta di Gabriele D’Annunzio: «Non si sa se (Gasparo) stia aprendo il petto per trarne il violino o se stia aprendo il violino per mettervi il cuore».

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