venerdì, Aprile 26, 2024
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Possibile il reinserimento dei paesi del basso lago nella realtà comprensoriale

La Comunità del Gardapuò ritornare «grande»

Tanta voglia di ritornare. Non è ancora sicuro che l’amore possa essere quello di un tempo, ma le premesse ci sono tutte affinchè i comuni di Desenzano a Sirmione e a Peschiera possano rientrare nella Comunità del Garda, dalla quale erano usciti anni fa. Ma prima che ciò possa accadere, le amministrazioni, per voce dei loro sindaci che si sono riuniti l’altro giorno a Desenzano su iniziativa del sindaco Cino Anelli, invocano precise garanzie e chiedono un impegno più marcato da parte della Comunità, rappresentata dal vicepresidente Giorgio Passionelli. A cominciare dalle quote associative, che andrebbero ridotte, per proseguire ad una presa di posizione più autorevole rispetto ai problemi arcinoti (livelli del lago, viabilità, depurazione delle acque, eccetera). Se, quindi, l’ente di Gardone riuscisse a trovare un’intesa, i più importanti Copmuni del basso lago potrebbero rientrare.«La riunione – dice Anelli – era incentrata sul ruolo e sui programmi della Comunità del Garda e sulle problematiche della gestione delle acque del lago, ma è necessario che vengano riviste le quote associative perché, nel frattempo, molte competenze sono passate ai comuni e quindi non è giustificabile il mantenimento di quegli importi. Inoltre vogliamo che l’ente si faccia parte in carico dei problemi del potenziamento del collettore di depurazione, che ormai è vecchio, reperendo i necessari finanziamenti».Sulle stessa lunghezza d’onda il sindaco di Sirmione, Maurizio Ferrari, il quale ha anche osservato come «non sia possibile mettere sullo stesso peso politico e socio-economico una località della riviera del Garda con un piccolo centro dell’entroterra».Per quanto riguarda i livelli del lago, sta delineandosi una forte spinta dai soggetti mantovani perché venga aperte la galleria di Mori-Torbole, ma anche dal vertice di Desenzano è arrivato un deciso «no». Semmai, si è tornato a parlare di un canale che dall’Adige possa collegarsi con il Mincio in modo da rilasciare acqua a favore dei consorzi irrigui dell’alto mantovano. «Una soluzione che vedrei con favore se si potesse realizzare con fondi Ue», ha osservato Ferrari.

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