venerdì, Aprile 26, 2024
HomeManifestazioniAvvenimenti«La Tav stia lontana dal Frassino»
Italo Della Cella, portavoce del Comitato per la difesa del santuario e del territorio: «Andremo dal premier». «C’è un progetto alternativo ma nè la società nè i politici l’hanno preso in considerazione»

«La Tav stia lontana dal Frassino»

Parla di «danno irreparabile, oltre che per il Frassino, per tutto il paese». Spiega che il Comitato per la difesa del Santuario e del territorio, di cui è portavoce, «è nato per difendere l’identità della gente di Peschiera, le sue radici, la sua incolumità, le ragioni stesse della sua esistenza e della sua storia millenaria». Ricorda che «ancora nel 2000 è stato redatto un documento sottoscritto da 7.000 cittadini in cui si proponeva al Consorzio Tav una soluzione alternativa al passaggio – già deciso – dei supertreni nel cuore di Peschiera e a 100 metri dal Frassino mediante lo studio di un progetto che prevedeva di far correre per 12 chilometri l’Alta velocità a sud del paese, in aperta campagna, e di collegarla a nord, oltre Castelnuovo, attraverso un viadotto passante sull’autostrada». Si stizzisce: «Tutto questo senza dover creare costose gallerie, senza distruggere territorio e con danno ridotto per le zone in cui sarebbero transitati i supertreni». E subito si rammarica: «Questa soluzione, purtroppo, per quanto valida è stata preconcettualmente scartata dai rappresentanti della Tav e da alcuni amministratori. La nostra istanza è caduta nel nulla, non si è voluto da alcuna parte, nè politica nè tecnica, prendere in considerazione uno studio di massima del progetto». L’avvocato Italo Della Cella, a nome del Comitato che rappresenta (alcuni dei componenti sono tra l’altro proprietari di terreni su cui sono destinati a transitare i supertreni), replica a tono all’assessore provinciale alla viabilità Gilberto Pozzani «preoccupato per la fase di stallo in cui è fermo da tempo il progetto». Replica e va oltre: «Certe dichiarazioni dispiacciono perchè è in gioco il futuro di un’intero paese e di chi ci vive. Sarebbe interessante che gli stessi governanti, come il verde Boato ex assessore regionale, che vent’anni fa sentenziarono a tavolino nel nome del progresso il passaggio della Tav a Peschiera rasente alla Serenissima, visitassero oggi i luoghi da loro prescelti e constatassero quali problemi, una volta realizzata, comporterà per gli stessi e per chi li abita».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video