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Con l’avvento della liberalizzazione delle forniture di energia elettrica, l’Azienda gardesana servizi è stata tra le prime ad attivarsi per cogliere le opportunità dei risparmi

L’Ags allarga i suoi interessi alle reti idriche

Con l’avvento della liberalizzazione delle forniture di energia elettrica, l’Azienda gardesana servizi è stata tra le prime ad attivarsi per cogliere le opportunità dei risparmi Con l’avvento della liberalizzazione delle forniture di energia elettrica, l’Azienda gardesana servizi è stata tra le prime ad attivarsi per cogliere le opportunità dei risparmi. E’ stato così costituito un consorzio per l’acquisto di energia fra l’Azienda gardesana servizi, il Garda Uno (il consorzio bresciano) e altre grandi aziende del basso lago: Gardaland, Franke, Caneva, Casa di cura Pederzoli, Arda, Ferrari, Gestioni Benacensi e Giacomini. Una liberalizzazione fatta per le grandi utenze. E’ stata così inserita anche la fornitura per il depuratore e non quella del collettore, producendo risparmi nell’ordine del 6-7% annuo. Solo in seguito è stato possibile affidare anche forniture minori ai privati. Per la fornitura alle utenze non ricomprese nell’originario consorzio e, per ragioni tecniche connesse con i limiti dimensionali di accesso alla privatizzazione, e cioè fino al 31 dicembre 2004, l’Ags si è affidata in via provvisoria all’Agsm di Verona. «Ovviamente, questo in attesa di poter allestire una gara, magari in consorzio con i dodici comuni associati – fa presente il presidente dell’Ags, Vittorino Zanetti – per avere un maggior potere contrattuale. Invece per l’originario consorzio – puntualizza – l’asta annuale per la fornitura di energia liberalizzata, alla quale ha partecipato anche l’Agsm, è stata vinta dall’Ergom di Brescia». Nell’ottica dell’economia di scala, l’Azienda gardesana servizi sta invece procedendo all’acquisizione delle gestioni del servizio idrico integrato dei comuni soci. In tal modo, oltre a Castelnuovo, che ha già aderito dallo scorso anno, nel corso del 2004 entreranno nella gestione Ags anche Valeggio e Garda e con ogni probabilità, dall’inizio del prossimo anno, anche Lazise e Peschiera. «Nel frattempo sono in corso i contatti con le amministrazioni nate dalle recenti amministrative – fa presente il presidente Zanetti – per completare gli adempimenti previsti dalla legge Galli». Tutto questo per consentire, attraverso l’Ags, un effettivo controllo da parte della collettività lacustre della gestione del lago, motivo per il quale – aggiunge Zanetti -, si sta anche cercando la creazione di un’unica autorità d’ambito interregionale che riconosca, con la provincia di Brescia e quella autonoma di Trento, l’unicità della realtà lacustre. «Risultato che andrebbe vanificato nel caso in cui altre realtà assumessero direttamente tali servizi, rispondendo a poteri diversi da quelli delle amministrazioni lacustri che già contano per la gestione dei livelli del lago. «Ovviamente la dimensione dell’Ags – puntualizza il suo presidente – può garantire un risparmio sui costi abbinato alla familiarità della gestione locale che risponde direttamente all’assemblea dei sindaci».

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