mercoledì, Aprile 24, 2024
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Anche l’acquedotto al Garda Uno

Lo ha deciso il Consiglio comunale

Tutto il «ciclo dell’acqua» salodiana sarà nelle mani dell’Azienda Consorzio Garda Uno. L’ha deciso martedì sera il Consiglio comunale di Salò, approvando la convenzione per l’affidamento all’azienda speciale, che già si occupava della depurazione ed in parte delle fognature, della completa gestione del «Servizio idrico integrato», e quindi anche dell’acquedotto. Contrari i voti dei consiglieri di minoranza Ventura e Zambelli di «Civica per Salò» («siamo d’accordo sulla Garda Uno, ma nella convenzione mancano chiarimenti sulla gestione del personale, sulle utenze speciali e sulla nomina della Commissione di controllo») e Pezzali del Msft («le tariffe saliranno sicuramente»). Favorevoli invece (oltre alla maggioranza), pur con le necessarie raccomandazioni, Cobelli e Forni di «Salò Viva». La convenzione ha durata di sette anni, di cui il primo ha carattere sperimentale e transitorio ed il Consorzio avrà la possibilità di acquisire le conoscenze tecnico-economiche necessarie per poi passare alla realizzazione del progetto: «Alla fine del primo anno – spiega Nicola Scotti, assessore al Bilancio ed in passato membro del Consiglio di amministrazione della «Garda Uno» – l’Azienda dovrà fornire una dettagliata relazione sulla gestione e sugli interventi necessari per il miglioramento dei servizi. Inoltre il Comune ha la possibilità di rescindere il contratto». L’Azienda Garda Uno è nata negli anni Settanta, quando alcuni Comuni gardesani decisero di costituire un consorzio per la depurazione delle acque, e proprio Salò è tra i soci fondatori. Nel ’75 si aggregarono anche altri Comuni, fino ad arrivare a raccogliere la zona che va da Limone a Sirmione. Negli anni Novanta divenne un’azienda speciale e si rinnovò. «Con il superamento della gestione in economia non più consentita dalla legge Galli, e la nuova gestione “per conto” – dice l’arch. Richetti, direttore della Garda Uno – l’azienda si propone come braccio operativo dei Comuni», che sono proprietari di una percentuale del consorzio». La determinazione delle tariffe non sarà più dei Comuni, ma dei bacini. «La tariffa unica di bacino porta il rischio di penalizzare alcuni paesi, come Salò, che in questi anni hanno avuto un’attenzione particolare verso il problema della gestione delle acque» sottolineano tutte le minoranze. «L’Azienda Garda Uno opera da anni sul nostro territorio – risponde Bruno Faustini, capogruppo di maggioranza -. Saremo, comunque, sempre attenti e vigili sul suo operato».

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