sabato, Aprile 27, 2024
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Molto positiva per Gamba la facoltà degli operatori di articolare le aperture

Orari negozi: un servizio a misura di cliente

Per la prima volta nella storia, identiche leggi disciplinano in tutti i comuni del Sommolago il settore del commercio. Non accadrà più che a Torbole un negozio di alimentari sia aperto mentre a Riva od Arco, a meno di 5 chilometri di distanza, sono invece costretti tutti a chiudere; oppure che di due negozi contigui uno, merci d’uso, sia aperto e l’altro, alimentari, abbia le serrande abbassate. La legge, d’ora in poi, è eguale per tutti. In periodo turistico, compreso ovunque fra il 15 marzo ed il 15 novembre, tutti gli esercizi commerciali possono tener aperto dalle 6 alle 22,30 senza limitazioni di orario. Tabacchini, rosticcerie, pasticcerie e gelaterie possono arrivare fino all’1 a Riva e Torbole, fino a mezzanotte ad Arco e Dro.In questi otto mesi non c’è obbligo di chiusura infrasettimanale. Nel resto dell’anno, per i quattro mesi fra il 16 novembre ed il 14 marzo, tutti possono tener aperto per 11 ore fra le 7 e le 20. In questo periodo vige l’obbligo della chiusura infrasettimanale di mezza giornata: lunedì mattina per le merci d’uso, lunedì pomeriggio per gli alimentari. Nei centri commerciali chiudono tutti la stessa mezza giornata fissata in base alla prevlenza merceologica. Dove c’è vendita all’ingrosso ed al dettaglio, la chiusura infrasettimanale può avvenire o il sabato pomeriggio o il lunedì pomeriggio a scelta delle aziende. Franco Gamba, presidente dei commercianti dell’Unione, è soddisfatto. «Finalmente abbiamo ottenuto quasi tutto quel che volevamo, a cominciare dall’uniformità per tutti e dalla cancellazione delle differenze fra merci d’uso ed alimentari. Altro aspetto importante è quello della non obbligatorietà: fissati dei limiti massimi giornalieri ed un massimo di durata, ciascun operatore può regolarsi come crede, a seconda delle esigenze sue e della clientela». Positiva secondo Gamba anche l’apertura praticamente continuata nel mese di dicembre e la possibilità di articolare altre quattro giornate di deroga da utilizzare a seconda delle specifiche esigenze della località. Unico neo secondo il presidente dei commercianti, il fatto che dal 2001 (quest’anno cade di domenica, e non se ne parla) nel pomeriggio del 31 dicembre, tutti i negozi saranno chiusi. «Ma ci si abituerà, esattamente come i dettaglianti dovranno adattarsi a convivere con i centri della grande distribuzione, visto che negozi normali e supermercati osserveranno sempre orari identici». In questo dicembre solo nelle giornate di Natale e santo Stefano, il 25 ed il 26, le serrande rimarranno abbassate. A gennaio poi negozi aperti anche sabato 6 e domenica 7 per l’Epifania ed il 14 per Expo Riva Schuh.

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