martedì, Aprile 23, 2024
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Taglio del nastro per i lavori dell’immobile che appartiene alla Fondazione Bravi Rimbalzello. Un investimento di 300mila euro

Piscina aperta Sistemata anche la spiaggia

Il presidente dell’Amministrazione provinciale Alberto Cavalli e quello della Saipo, Riccardo Piccioni, hanno inaugurato i lavori effettuati al Rimbalzello di Barbarano, nel comune di Salò, proprio sul confine con Gardone Riviera. Con una spesa di circa 300 mila euro, si è costruita la piscina da 25 metri, e sistemata la spiaggia (pavimentazione, passerelle, impianto di illuminazione, riattivate 45 delle 90 cabine esistenti). La gestione è stata affidata a Fiorangela Ceni, proprietaria del Lepanto di Salò, sul lungolago, tra il Duomo e il giardino Baden Powell, e al fratello Paolo. Si tratta della prima tranche di interventi. Oltre che dalla zona-bagni, il Rimbalzello è infatti composto dallo splendido edificio a suo tempo adibito a night e ristorante (chiuso da tempo, ha ricevuto un’ulteriore colpo col terremoto del novembre 2004), da quattro campi da tennis, da un paio di villette e da un parco di 27mila metri quadrati, con essenze arboree pregiate. Il consiglio di amministrazione della Saipo, Società anonima immobiliare Porta Orientale, proprietaria anche di un palazzo a Milano e di alcune case a Barbarano, è lo stesso della Fondazione Bravi, che possiede il 78% delle quote. Piccioni è stato nominato dall’Amministrazione provinciale di Cremona, Luigi Pasini, di Villanuova, professore di scuola media, da Palazzo Broletto, Franco Fabio dalla Provincia di Milano, Pietro Sorsoli, di Serle, dalla Prefettura di Brescia, don Giuseppe Castellanelli, ex parroco di Gardone Riviera, dalla Curia arcivescovile di Milano (è in carica dall’84, quindi il più…longevo). Con l’aggiunta di due privati, in rappresentanza del restante 22% di azioni. Da mesi sono in corso trattative con la Soprintendenza (sull’intero complesso c’è un vincolo monumentale posto nel ’96 dal Ministero per i beni culturali e ambientali) per la sistemazione delle due villette: quella ai margini del parco sarebbe trasformata in uno spogliatoio per il tennis e, al piano superiore, in una beauty farm; l’altra in un bar-pizzeria. Progetti redatti dall’architetto Francesco Giustacchini e dal suo staff giovane. Resta aperto il discorso del grande fabbricato a lago.

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