giovedì, Aprile 25, 2024
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Le due località turistiche hanno scelto la continuità, consolidando il centro destra da una parte e la civica dall’altra. A Gardone Riviera Bazzani stravince: «Mi aspettavo mille voti, ho superato anche questo traguardo»

Salò, Cipani brinda: «Una vittoria storica»

I sindaci uscenti di Salò (Gianpiero Cipani) e di Gardone Riviera (Alessandro Bazzani) sono stati riconfermati con un notevole consenso. Hanno infatti sfondato il muro del 60% dei voti validi, ripetendo le gesta del loro collega di Toscolano Maderno, Paolo Elena, che nel maggio 2003 toccò identica percentuale. Cipani pilotava una coalizione comprendente Forza Italia, An, Lega Nord, Udc e indipendenti, che si è assicurata 13 consiglieri. Bruno Faustini, presidente della Comunità montana parco Alto Garda, è stato il primo degli eletti, davanti all’assessore Alberto Colombo e a Nirvana Grisi. Buona la prova degli outsider Alberto Pelizzari, numero 1 provinciale dei consulenti del lavoro, Francesco Bersatti, che guida la biblioteca, e Gualtiero Comini, alla testa della Scar. Nuovi pure Aldo Silvestri, Franca Pasqua in Nedrotti e Sergio Vassallo. Riconfermati Bruno Marelli, Pasquale Maggi, Gabriele Cominotti e Cristian Pollini. E’ rimasto fuori, invece, Sergio Bassetti, presidente degli albergatori. «La vittoria, storica e meritata – ha commentato entusiasta Cipani -, premia il grande lavoro effettuato in questi cinque anni per la nostra città, che ha davvero sollevato la testa. Al tempo stesso ci dà la responsabilità per proseguire». Viene inoltre sottolineato il dato di Forza Italia, che alle provinciali ha raccolto (da sola) il 36%. Nettissima la sconfitta di Raimondo Del Dosso, con un gruppo composto da Margherita, Ds, Rifondazione, Verdi, Italia dei valori e indipendenti: più di duemila i voti di distacco. Ricordiamo che, in base all’ultimo censimento, Salò ha superato i 10mila abitanti, quindi il numero dei posti in consiglio è passato da 16 a 20, più il sindaco. A Gardone Riviera, invece, il Polo (con il fisiatra Stefano Visconti) ha perso molto terreno rispetto alle precedenti elezioni, quando finì dietro di appena 96 voti. Stavolta Bazzani, con una lista che copre un po’ tutte le aree, dai liberali ai diessini, dalla Margherita agli indipendenti, è riuscito a vincere a mani basse, con uno scarto di 463. «La gente ha giudicato positivamente il lavoro fatto negli ultimi anni – spiega il sindaco -. Gli altri hanno invece pagato la politica degli inciuci, scontando un modo di fare che non paga più». E aggiunge, scherzando: «Pensavo di tagliare il traguardo dei mille voti, invece sono arrivato a 1.051. Dovrò affiggere un manifesto, e ringraziare gli elettori». Poi annuncia che Eugenio Musciotto verrà riconfermato vicesindaco, e Laura Volpato assessore. Per gli altri posti in giunta si vedrà. Tra i neoconsiglieri da sottolineare l’eccellente prova di Roberto Cerqui e di Rita Flora, moglie di Veniero Porretti, addetto stampa dell’Associazione industriali bresciana.

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