Milano è una capitale anche per stile. Da qualche settimana nella capitale meneghina è partita «l’operazione decoro». L’Amministrazione comunale di Milano ha dichiarato guerra a cartelli pubblicitari, pali inutili, segnali stradali, chioschi e fioriere fuori posto. I rappresentanti del Touring Club Italiano hanno sottolineato ? a commento dell’iniziativa di restyling urbano ? che molti cartelli disorientano i turisti e che un ambiente di qualità migliora i comportamenti. Tutte osservazioni valide anche per le nostre località di vacanza, e in particolar modo per quelle del lago di Garda che vivono sul turismo come principale risorsa economica, come sottolineano alcuni tecnici consultati per raccogliere opinioni. Un esperto suggerisce che «l’operazione decoro» potrebbe cominciare nei nostri paesi, ad esempio, «rendendo omogenei gli arredi dei singoli paesi, o quanto meno delle singole frazioni: dalle pavimentazioni, ai lampioni, ai cestini portarifiuti, alle panchine. A Gardone Riviera nell’ultimo decennio nessuna amministrazione ha pensato di dare ordine all’arredo e la Commissione per l’ornato, rinata pochi anni orsono, non è riuscita a portare a compimento un programma organico di sistemazioni che potessero conferire maggior decoro alla cittadina ? un tempo all’avanguardia nel turismo gardesano ? come dimostrano i cestini portarifiuti di vario genere collocati in tempi successivi sullo stesso lungolago non più «salotto» del Garda. Per non dire del disordine dei cartelli dei locali pubblici e dell’occupazione degli stessi spazi pubblici, talvolta caotica, di tavolini e di sedie». Tra i paesi che offrono un buon esempio di arredo nelle pavimentazioni viene segnalato Polpenazze. «Ma pure in borgate come Cisano di San Felice, o recentemente a Liano di Roé Volciano, per non dire di altre, sono state realizzate pavimentazioni adatte all’ambiente e che contribuiscono a creare atmosfere sicuramente gradite a residenti e forestieri. Naturalmente non è auspicabile una pianificazione dall’alto, vale a dire l’imposizione di un progetto uguale per tutti. Ogni località vanta proprie caratteristiche ambientali». «Interventi apprezzabili ? commenta a sua volta un architetto ? sono quelli che tengono conto dell’uso dello spazio (strada, parcheggio, zona a traffico limitato, ecc.) e della natura stessa del luogo, cioè degli edifici che si affacciano sulla piazza, grande o piccola che sia, o sulla strada, ecc. In sostanza ogni intervento dovrebbe essere preceduto da un accurato studio ambientale e da consultazioni con tecnici specializzati. E prima dell’attuazione di un progetto, dovrebbero essere possibilmente informati gli stessi abitanti, in grado, qualche volta, di utili suggerimenti, per il semplice motivo che conoscono la vivibilità del luogo meglio di altre persone. Diversamente non solo si rischia di realizzare un «arredo» non funzionale, con spreco di denaro pubblico, ma addirittura negativo per chi ci vive oltre che lesivo del carattere dell’ambiente».
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...Serve un’operazione decoro»
«Sul lago l’arredo urbano piange…
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