venerdì, Marzo 29, 2024
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Il cambio dello statuto dell’Associazione Albergatori attribuisce un maggior peso decisionale alle grandi strutture. E alla cena di fine stagione Dalle Vedove conferma: «Un’annata positiva»

Terme e alberghi, prove di pace

Soffiano venti di pace tra società Terme e Associazione Albergatori di Sirmione, protagonisti di una rottura in occasione delle elezioni che portarono alla designazione, giusto un anno fa, del presidente Gian Carlo Dalle Vedove ed alla contemporanea uscita della società dall’associazione. Ci sono ora almeno due elementi che fanno ipotizzare un suo possibile rientro: una dichiarazione distensiva del presidente Filippo Ferné alla cena di mercoledì sera e la modifica dello statuto. Cominciamo proprio da quest’ultima. La nuova versione votata in assemblea dispone, infatti, che la votazione non sarà più pro capite ma a seconda della capacità ricettiva dell’albergo associato. Un voto potrà essere espresso da chi possiede un albergo da 1 a 20 camere, 2 voti da 21 a 40 camere, 3 da 41 a 60 e via dicendo. Prima, invece, un albergo di 4 stanze aveva lo stesso diritto di un voto al pari del grande albergo con 150 stanze. Questo era stato uno dei motivi di attrito tra Ferné e l’Associazione Albergatori nel novembre dell’anno scorso, al quale se n’erano aggiunti degli altri come la scarsa rappresentatività nel direttivo e, dunque, nelle scelte decisionali della categoria. Ora alcuni albergatori si chiedono se basterà questa modifica per far tornare il presidente della società Terme sui suoi passi. Altro elemento è stato, si diceva, il suo breve intervento alla cena sociale (lo scorso anno non si tenne proprio per questa lacerazione interna) quando, pungolato da Dalle Vedove, ha precisato che, «pur essendoci ancora vedute divergenti, non dobbiamo restare divisi su tutto….». Un passaggio che non è passato inosservato. Del resto alla società termale, Sirmione e la sua industria turistica devono molto. Perché chi ha scommesso per primo sulla destagionalizzazione è stata proprio la società termale e sempre a lei si deve un’altra scommessa vincente: il Centro Benessere e Acquaria che, anche in inverno, attraggono una clientela sempre più numerosa con un indotto non indifferente. Nel nuovo statuto (un solo voto contrario ed uno astenuto), è previsto che la durata della carica di presidente non debba superare le due tornate (tre anni più altri tre rinnovabili). L’assemblea ha invece approvato l’assunzione di una segretaria a tempo pieno, la possibilità di prenotazione alberghiera on line a partire da febbraio attraverso il sito sirmionehotel.com (l’esperimento durerà un anno) e, infine, l’aggregazione dopo un ventennio circa dei ristoratori sirmionesi, quasi una sessantina. Al termine dei lavori ha fatto seguito la cena nel locale gestito dalla famiglia Paesani che, per l’occasione, ha fatto sfoggio di un menù a base di pesce assai applaudito dal centinaio di presenti, tra i quali l’assessore provinciale Riccardo Minini, il consigliere regionale Margherita Peroni, il presidente dell’Aba, Paolo Rossi, quindi il numero uno di Bresciatourism Alessio Merigo ed il suo braccio destro Massimo Ghidelli, amministratori locali ed autorità civili, militari e religiose. Nel suo intervento, Dalle Vedove ha confermato i risultati positivi della stagione, dati ribaditi anche da Paolo Rossi e da Alessio Merigo, mentre l’assessore Minini ha sottolineato l’esigenza di «migliorare sempre più la qualità dei servizi turistici». Grande festeggiata della serata è stata, però, la signora Ines Molteni, indimenticabile ed infaticabile direttrice dell’Azienda di soggiorno.

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